I DENTI DEL COCCODRILLO
La
storia, dedicata ai più piccoli, è presto detta: si susseguono
immagini che raccontano come il nostro affamato protagonista vada in
cerca di qualcosa o qualcuno da mettere sotto i denti, rimanendo
regolarmente scornato.
Comincia
con una tartaruga. Troppo dura. Poi tenta con un riccio, troppo
pungente. Segue un coniglio, una rana, una giraffa troppo gentile e
un elefante, decisamente troppo grande. Ma tenta anche con il miele,
ma l'ape gli impedisce di appropriarsene.
La
ricerca del nostro sempre più affamato rettile si conclude davanti
ad un bambino con una mela in mano...
Il tema
non è nuovo e il meccanismo neanche: la ripetizione delle situazioni
è alla base del divertimento, creando una facile aspettativa,
ricompensata ogni volta da qualche sorpresa. Notevole, d'altra parte,
è la proposta grafica, con dei disegni estremamente semplici, dai
colori ben definiti, grande pregio per le immagini rivolte ai più
piccoli. L'impaginazione è movimentata, con i personaggi che
scappano, volano o nuotano da una pagina all'altra.
L'effetto
è sicuro, il divertimento garantito per bambine e bambini dai tre
anni.
Con
questo lavoro Aurélia Higuet ha ricevuto il premio Key Colours
Illustrator nel 2014 e bene ha fatto l'editore olandese Clavis a
proporlo al proprio pubblico.
Mi
sembra, infatti, un'incursione ben riuscita nell'ambito degli albi
illustrati da parte di un editore concentrato soprattutto nella
produzione per la fascia d'età 0-5, con interessanti collane
dedicate ai piccolissimi e firmate da autori come Mack, Slegers e van
Genechten. Testi attenti soprattutto all'aspetto cognitivo e pensati
per la finalità formativa.
Esempi
di albi non sono mancati e questo mi sembra sia uno dei migliori.
Eleonora
“Coccodrillo
ha tanta fame”, A. Higuet, Clavis 2016
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