lunedì 2 maggio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL MOMENTO GIUSTO

Il mio primo Dickens. Capitan Cuordicoraggio. La lisca magica
illustrazioni di Hilary Knight (trad. Bianca Lazzaro)
Donzelli 2016


NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)

"'Volete decidervi a fare il bravo, signore?' - esclamò sbattendo un piede a terra. - 'Perché questo, perché quello, ma insomma! Non sapete far altro che chiedere perché. Niente perché. Punto e basta! Che razza di presuntuosi! Sono stufa dei perché di voi grandi'. Il re trasalì di fronte alla furia dell'anziana signora, si disse terribilmente dispiaciuto di averla offesa, e promise di non chiedere mai più perché."

Sarà meglio che prima di leggere questo libro tutti abbiano ben presente che è molto meglio non chiedersi perché, ma godersi la storia così com'è.
L'anziana signora in questione è la fata Nonnarina che arriva dal nulla in una giornata normale del re che, recandosi in ufficio, si è fermato a comprare dal pescivendolo un pezzo di salmone. Ed è proprio una lisca di detto salmone quella che la principessa Alicia dovrà conservare con cura per poi usarla come dono magico AL MOMENTO GIUSTO.


Alicia, la primogenita che si prende cura dei suoi 18 fratellini e sorelline più piccoli, è una ragazzina molto giudiziosa e sa mandare avanti l'intera casa, soprattutto adesso che la sua mamma Regina non sta tanto bene. Alicia, dall'alto dei suoi sette anni, cucina, s'ingegna e tiene buoni i bambini: benda un fratellino inseguito dal mordace cane carlino, oppure coccola il piccolino (il diciannovesimo) quando ruzzola nel caminetto, sa farsi rispettare - 'Chiudete quelle boccacce, bertucce pestifere che non siete altro...' - ma sa anche farli divertire, organizzando balli molto divertenti per il dopo cena.


Diciotto bambinetti divertiti, una mamma in rapida guarigione, la regina, e un papà, il re, molto malinconico perché povero in canna. Forse è davvero arrivato il momento giusto per chiedere l'aiuto della lisca.
Ma quando è veramente il momento giusto per chiedere aiuto agli altri? Spesso con Duchessa, la sua bambola parlante ed elegante, Alicia si chiedeva quando sarebbe arrivato quel momento e come avrebbe fatto lei a riconoscerlo. Quando uno ce la mette tutta, ci prova in tutti i modi, insomma fa del suo meglio, ma con tutto ciò non basta, ecco quello è il momento di chiedere aiuto agli altri. 

 
Non prima, non dopo.
E l'aiuto arriva dalla cappa del camino, ma anche in carrozza con un tiro a quattro di pavoni perché tutti, o quasi, anche in futuro possano vivere felici e contenti. 


Purtroppo per lui, il carlino mordace finisce sotto la penna/scure di Dickens e a lui la lisca magica finisce in gola, dispensandolo da felicità e prosperità, e portandolo invece verso una prematura sepoltura.
Alter ego della Alicia principessa, che ha dimostrato come i bambini siano spesso meglio dei grandi, è il piccolo Capitano Cuordicoraggio.


A solo nove anni comanda una goletta con cento cannoni e una ciurma di marinai, tiene testa al suo maestro di latino che lo insegue fin nel Mar della Cina. Tra arrembaggi e incontri con indigeni tinti di verde e inaspettate visite di tutta la famiglia, il piccolo Capitano racimola tesori di ogni sorta, viene promosso a tenente colonnello, si sposa e parte in un viaggio di nozze nell'Oceano indiano da cui deve ancora tornare.

Nella collana Fiabe e Storie (album) di Donzelli si stanno aggiungendo titoli su titoli di grande interesse per lettori non proprio alle prime armi che vogliano cimentarsi con il sapore che ha la lettura dei classici.
Dopo i due titoli di Lorioux (Il mio primo Don Chischiotte e Il mio primo malato immaginario), che sono però una sorta di assaggio di ciò che Molière e Cervantes hanno scritto per un pubblico di adulti, qui siamo di fronte a un testo originale di Dickens (e con Signorina Attaccabrighe saremo nelle mani di Jane Austen che scrive questo breve racconto 'per scherzo' a 15 anni).
Due brevi storie quelle di Dickens, una celeste e una rosa, una al maschile e una al femminile che, come si precipita a dire l'editore, sono assolutamente interscambiabili (sono i grandi che si ostinano ad avere queste insulse categorie mentali)!
Nato nel 1964 a New York, questo libro è grandioso nel testo, ma è Dickens d'altronde ed è tradotto da Bianca Lazzaro che non tradisce, ma lo è anche nelle tavole di un gigante dell'illustrazione, Hilary Knight. Conosciuto in Italia attraverso Eloise (Piemme, 1999) che l'anno passato ha compiuto cinquant'anni di vita, Hilary Knight incarna alla perfezione l'ideale di bambina/o che Dickens delineò nel 1867 all'interno di una breve serie di quattro racconti, dal titolo Holiday Romance.
Come Dickens avverte, entrambi i racconti sono scritti per penna di un bambino di circa nove anni, Robert Redforth e di una bambina di circa sette, Alice Rainbird. 
 
















Il Capitano e la Principessa vivono esperienze molto diverse ma li tengono insieme i loro comuni problemi con il mondo degli adulti. 

Da un lato c'è un persecutorio maestro di latino e una famiglia invadente con zii e parenti, dall'altro una mamma malata, una cuoca scappata e un papà sfortunato e un po' troppo indolente. 
In entrambi i racconti, come spesso in Dickens, gli adulti ne escono malconci, mentre i bambini e le bambine si rivelano portatori di insospettate risorse che li conducono fuori dai guai.


C'è da augurarsi che la scelta di ripubblicare un libro immaginato così nel 1964, in cui l'identità di genere è parecchio sottolineata da cornici rosa e celesti, come a ribadire una concezione del mondo di un secolo prima, quella di Dickens, non diventi motivo di polemiche e finisca per etichettare questo libro come evitabile contenitore di stereotipi di genere.
Spero, al contrario, che riesca a emergere il tema universale che attraversa i racconti e soprattutto i generi. Alludo alla grandezza di Dickens nel dipingere una infanzia vessata dai grandi, un'infanzia che sa riscattarsi con intelligenza, risorse interiori e sense of humor, anche se su una goletta piena di cannoni da una parte e trine e pentoline dall'altro.
Spero che nessuno lo censuri per il carlino e la balena morti, spero che nessuno si accapigli sugli indigeni verdi e asserviti, né sul matrimonio combinato con il Principe Tizioinpersona.
Spero che sia il momento giusto per la lungimiranza.

 
Spero.

Carla

Noterella al margine. Qui e qui i due testi in originale per potersi gustare l'inglese di Dickens e l'italiano di Bianca Lazzaro.

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