giovedì 5 maggio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL LIBRO DI LETTURA

Racconti di Lev Tolstoj illustrazioni di Irene Rinaldi, 
(trad. Claudia Zonghetti)
La Nuova Frontiera Junior 2016


NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)

"Il mio ambizioso sogno è questo, che per due generazioni tutti i bambini russi, tanto quelli della famiglia imperiale quanto quelli dei contadini, si formino su questo libro, ne traggano le loro prime impressioni poetiche..."

Così scriveva Tolstoj a proposito della sua rielaborazione dell'Abbecedario e dei suoi racconti che diventarono appunto i Quattro libri di lettura, antologia per bambini da utilizzare come strumento pedagogico all'interno delle scuole che lui stesso aveva cominciato a fondare dal 1849. Al principio l'Abbecedario pensato solo per i figli dei contadini alle sue dipendenze, la famosa scuola di Jasnaja Poljana, ma poi utilizzabile anche nelle molte altre scuole che fondò di lì a poco. Con l'intento di creare un vero a proprio modello di scuola statale russa, modello che però non trovò entusiasmo a livello centrale, da parte dei politici e da parte dei comitato moscovita per l'alfabetizzazione, Tolstoj si dedicò con grande impegno ad elaborare un progetto pedagogico che fosse per tutti. E i libri, all'interno di esso, ebbero un ruolo di grande rilievo.
 


Solo di rado pubblicati nella loro versione integrale (per esempio in una costosa edizione per ragazzi del 2013 pubblicata da Isbn) I quattro libri di lettura, sono stati spesso oggetto di pubblicazione parziale. Penso per esempio a Di topi e leoni, di Orsi e di galline (Lapis 2011).
In questo nuovo titolo della collana dedicata ai classici di La nuova Frontiera Junior si propone una diversa selezione di fiabe, favole e racconti 'morali' appartenenti ai Quattro libri.
Con una nuova traduzione curata da Claudia Zonghetti, alla quale spetta anche il merito di aver aperto il libro con un breve racconto diretto al suo giovane lettore su quella che fu l'esperienza di Tolstoj con i bambini, I racconti di Lev Tolstoj continuano a essere uno strumento pedagogico piuttosto interessante.


A parte la rilettura che Tolstoj stesso fa di fiabe della tradizione classica, come I tre orsi o Il re e la camicia, ci sono una serie di racconti brevi, al più di tre pagine che si rivelano ancora oggi 'fulminanti' come lo furono dalla fine dell'Ottocento, prima per i bambini russi, e poi per tutti gli altri che ebbero la fortuna di incontrarne le diverse traduzioni.
Penso al senso che si nasconde dietro La quercia e il nocciolo, dove si dimostra che l'arroganza è ben poca cosa di fronte alla forza e la sicurezza interiori. 


La durezza di un genitore nei confronti dei figli che si dimostrino ai suoi occhi accondiscendenti oltre il dovuto, come si legge nel Corvo e i suoi piccoli, è un tema intrigante da discutere con bambini in crescita. Al pari di quello che si racconta in L'eredità ben spartita.



Frutto di una sottile ironia sulla stupidità sono i due racconti del Contadino e i cetrioli e Il contadino e il cavallo. Mentre apologo di grande efficacia sul senso del tradimento è Il visir Abdul che ha un suo molto più lungo corrispettivo nel racconto La verità la sa solo Dio, ma per dirla può metterci un po'.



Sintonizzata alla perfezione con questo ambito culturale, la Russia, Irene Rinaldi, romana, traduce in immagine il senso dei racconti con un linguaggio estremamente moderno e grafico, ma allo stesso debitore di una tradizione ben più antiche che parte dalla xilografia fino alla serigrafia rielaborata al computer. Sembra conoscere bene ed essersi messa in cammino verso certa avanguardia nordeuropea da Atak a Laurent Moreau.



Carla

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