FAR PARLARE LE FIGURE
Un
autunno così denso di proposte, belle e interessanti, riguardanti la
natura e gli animali non si era mai visto; probabilmente alcuni
editori, visto il successo imprevisto di importanti testi di
divulgazione, come Mappe, hanno deciso di puntare su questo
ambito, per altro da sempre apprezzato da lettrici e lettori in erba.
Ecco
arrivare una nuova pubblicazione, che di sicuro non passerà
inosservata: La parola alla Natura, di Thomas Hegbrook,
proposto dalla Emme Edizioni.
La
particolarità di questo libro salta subito all'occhio: è un libro
senza parole, con la sola eccezione dell'appendice finale.
Dunque,
abbiamo, in un volume di grande formato, una cinquantina di pagine
attraversate da 'strisce' che descrivono stati o azioni di diversi
esseri viventi: predazioni, nascite, comportamenti parentali, corse,
inseguimenti, tuffi. Insomma tante situazioni che si possono definire
caratteristiche.
In ogni
pagina le diverse strisce non sono necessariamente in relazione fra
loro, ma non è escluso che la relazione la possa trovare il giovane
lettore o la lettrice appassionata; e qui mi piace sottolineare che
quando si ha a che fare con libri così concepiti, è grande la
libertà di chi legge. Le strisce possono essere decifrate,
individuando il comportamento o la situazione che quella striscia
descrive e di cui, alla fine del libro, nell'appendice, sono
riportate le spiegazioni. Ma nulla vieta che queste immagini, così
suggestive, così evocative, non possano essere lo spunto per
raccontare storie, immaginare relazioni, costruire intrecci,
soprattutto nella situazione di una lettura collettiva, a casa o in
classe. Un libro matrice di storie, che contemporaneamente è a tutti
gli effetti un libro sulla natura.
La
parola alla Natura si apre con la scena di una coppia di
uccellini che costruiscono insieme il nido e si chiude con un'altra
scena, in cui gli stessi uccellini allevano i piccoli, che, diventati
grandi, prendono il volo. Inizio e fine di una storia, o di un
episodio di essa, utilizzato per raccontare l'eterno ciclo che
contiene il continuo divenire: creature che nascono, che crescono,
che mettono radici o fuggono nella savana; che mangiano ed evitano di
essere mangiati; che si riproducono, curando la propria prole. Le
strisce diventano brevi sequenze di una storia, o di un film, che non
ha mai fine, che si ripete senza essere sempre uguale. Hegbrook è un
abile disegnatore, con il dono della sintesi: riesce a costruire
queste sequenze con grande semplicità e chiarezza, evitando con cura
le situazioni più scontate; non tutte le sequenze hanno nessi e
significati evidenti, bisogna guardare con attenzione le immagini,
ragionarci sopra e fare appello a quel che si sa o a quello che si
può inventare.
Un
libro stimolante, dai molti usi, che può piacere ai più piccoli,
propensi ad una lettura più creativa, ma apprezzabile anche dai più
grandicelli, che amino risolvere enigmi.
Eleonora
“La
parola alla Natura”, T. Hegbrook, Emme edizioni 2016
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