venerdì 25 novembre 2016

FAMMI UNA DOMANDA!


ENIGMI IRRISOLTI

L'estensione dell'evoluzionismo all'uomo è stata ed è fonte di scandalo per chi vi vede la negazione del disegno divino; ma è, ed è quello che ci interessa qui, l'oggetto di studio per tutti bambini della terza elementare, da quando sono cambiati i programmi scolastici.
La grande attenzione per la preistoria finora non è stata supportata da un grande fiorire di proposte da parte dell'editoria non scolastica; soprattutto, carente la divulgazione rivolta ad una fascia d'età superiore.
Alle bambine e ai bambini dagli otto, nove anni ma secondo me ben accetto anche dopo i dieci anni, che ancora non siano riusciti a raccapezzarsi nell'ingarbugliato mondo dell'evoluzione umana, viene in soccorso Telmo Pievani con Sulle tracce degli antenati. L'avventurosa storia dell'umanità. Si tratta di un bel libro di divulgazione, con una struttura originale ed un linguaggio chiaro, senza essere troppo semplificato; l'argomento è complesso e molti sono i luoghi comuni che spesso sono presenti nei libri di testo.


Quello proposto dall'autore è un viaggio a ritroso nella storia dell'uomo, alla ricerca dell'antenato comune che rende noi sapiens e gli scimpanzé cugini con un misero 1,6% di DNA a separarci.
In questo viaggio nel tempo, il ragazzino protagonista dell'impresa incontra dieci 'antenati', via via più lontani nel tempo e nella distanza evolutiva e di ciascuno di essi viene fornito un identikit, una descrizione delle caratteristiche fisiche, delle abitudini alimentari, delle migrazioni. Per raccontare le diverse caratteristiche di ciascun 'ominino' non si può non nominare i fortunati scopritori di reperti fossili che hanno più volte rivoluzionato l'idea precedente di storia umana. Fra questi non posso non ricordare che il professor Leakey, scopritore del 'ragazzo di Turkana', è quello stesso professore che incoraggiò le ricerche sul campo di Jane Goodall e Diane Fossey, che abbiamo incontrato in Primati.

Se la descrizione dettagliata di ciascun protagonista del nostro passato può sicuramente aiutare giovani scienziati e scienziate , mi sembra ancora più importante la sottolineatura di alcuni concetti chiave, che aiutano anche ad orientarsi nel mondo di oggi. In primo luogo viene respinta l'idea di un'evoluzione lineare, dal più semplice al più complesso: noi non siamo il frutto necessario dell'evoluzione, ma l'esperimento, casuale, di maggior successo; abbiamo a lungo condiviso la terra con altri 'ominini', sicuramente ben adattati all'ambiente in cui vivevano. L'immagine più efficace è quella di un cespuglio con molti rami, alcuni dei quali isteriliti, altri ancora presenti in noi attraverso tracce di DNA.


Siamo dei migratori nati; molto del successo evolutivo è dato dalla capacità di adattarsi ad ambienti differenti e a cambiamenti repentini. La nostra storia è costellata di migrazioni epiche, di sovrapposizioni di popoli. Certo con tempi ben diversi da quelli che registriamo oggi.
E, ultima osservazione, siamo una specie 'infestante', l'autore non usa questo termine , ma io si: abbiamo delle capacità distruttive gigantesche che vanno di pari passo con la capacità di controllare l'ambiente in cui viviamo e le altre specie con cui condividiamo il pianeta.
Naturalmente questi aspetti di maggior riflessione sono colti e ha senso sottoporli ai lettori più grandicelli, animati da quelle grandi domande cui fatichiamo a fornire risposte adeguate. Per i più piccoli, il libro propone un viaggio affascinante nel nostro passato, con illustrazioni e schemi che rendono più chiari i passaggi; le illustrazioni sono di Adriano Gon e i realistici ritratti degli antenati sono di Katerina Kalc.
Editoriale Scienza ancora una volta dimostra grande rigore e coraggio nel proporre un testo che colma una delle lacune più evidenti nella produzione editoriale di impronta divulgativa. Una bella prova di sapiente innovazione, puntando su uno degli più importanti autori italiani sul tema dell'evoluzionismo.

Eleonora

“Sulle tracce degli antenati. L'avventurosa storia dell'umanità”, T. Pievani, Editoriale Scienza 2016



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