ENIGMI IRRISOLTI
L'estensione
dell'evoluzionismo all'uomo è stata ed è fonte di scandalo per chi
vi vede la negazione del disegno divino; ma è, ed è quello che ci
interessa qui, l'oggetto di studio per tutti bambini della terza
elementare, da quando sono cambiati i programmi scolastici.
La
grande attenzione per la preistoria finora non è stata supportata da
un grande fiorire di proposte da parte dell'editoria non scolastica;
soprattutto, carente la divulgazione rivolta ad una fascia d'età
superiore.
Alle
bambine e ai bambini dagli otto, nove anni ma secondo me ben accetto
anche dopo i dieci anni, che ancora non siano riusciti a
raccapezzarsi nell'ingarbugliato mondo dell'evoluzione umana, viene
in soccorso Telmo Pievani con Sulle tracce degli antenati.
L'avventurosa storia dell'umanità. Si tratta di un bel libro
di divulgazione, con una struttura originale ed un linguaggio chiaro,
senza essere troppo semplificato; l'argomento è complesso e molti
sono i luoghi comuni che spesso sono presenti nei libri di testo.
Quello
proposto dall'autore è un viaggio a ritroso nella storia dell'uomo,
alla ricerca dell'antenato comune che rende noi sapiens e gli
scimpanzé cugini con un misero 1,6% di DNA a separarci.
In
questo viaggio nel tempo, il ragazzino protagonista dell'impresa
incontra dieci 'antenati', via via più lontani nel tempo e nella
distanza evolutiva e di ciascuno di essi viene fornito un identikit,
una descrizione delle caratteristiche fisiche, delle abitudini
alimentari, delle migrazioni. Per raccontare le diverse
caratteristiche di ciascun 'ominino' non si può non nominare i
fortunati scopritori di reperti fossili che hanno più volte
rivoluzionato l'idea precedente di storia umana. Fra questi non posso
non ricordare che il professor Leakey, scopritore del 'ragazzo di
Turkana', è quello stesso professore che incoraggiò le ricerche sul
campo di Jane Goodall e Diane Fossey, che abbiamo incontrato in
Primati.
Se la
descrizione dettagliata di ciascun protagonista del nostro passato
può sicuramente aiutare giovani scienziati e scienziate , mi sembra
ancora più importante la sottolineatura di alcuni concetti chiave,
che aiutano anche ad orientarsi nel mondo di oggi. In primo luogo
viene respinta l'idea di un'evoluzione lineare, dal più semplice al
più complesso: noi non siamo il frutto necessario dell'evoluzione,
ma l'esperimento, casuale, di maggior successo; abbiamo a lungo
condiviso la terra con altri 'ominini', sicuramente ben adattati
all'ambiente in cui vivevano. L'immagine più efficace è quella di
un cespuglio con molti rami, alcuni dei quali isteriliti, altri
ancora presenti in noi attraverso tracce di DNA.
Siamo
dei migratori nati; molto del successo evolutivo è dato dalla
capacità di adattarsi ad ambienti differenti e a cambiamenti
repentini. La nostra storia è costellata di migrazioni epiche, di
sovrapposizioni di popoli. Certo con tempi ben diversi da quelli che
registriamo oggi.
E,
ultima osservazione, siamo una specie 'infestante', l'autore non usa
questo termine , ma io si: abbiamo delle capacità distruttive
gigantesche che vanno di pari passo con la capacità di controllare
l'ambiente in cui viviamo e le altre specie con cui condividiamo il
pianeta.
Naturalmente
questi aspetti di maggior riflessione sono colti e ha senso
sottoporli ai lettori più grandicelli, animati da quelle grandi
domande cui fatichiamo a fornire risposte adeguate. Per i più
piccoli, il libro propone un viaggio affascinante nel nostro passato,
con illustrazioni e schemi che rendono più chiari i passaggi; le
illustrazioni sono di Adriano Gon e i realistici ritratti degli
antenati sono di Katerina Kalc.
Editoriale
Scienza ancora una volta dimostra grande rigore e coraggio nel
proporre un testo che colma una delle lacune più evidenti nella
produzione editoriale di impronta divulgativa. Una bella prova di
sapiente innovazione, puntando su uno degli più importanti autori
italiani sul tema dell'evoluzionismo.
Eleonora
“Sulle
tracce degli antenati. L'avventurosa storia dell'umanità”, T.
Pievani, Editoriale Scienza 2016
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