Brutti, sporchi e gentili, Guillaume Guèraud, Andrea Chronopoulos
(trad.Flavio Sorrentino)
Biancoenero edizioni 2016
NARRATIVA PER MEDI (dai 9 anni)
"Poi in un angolo ho visto che da un mucchio di cuscini rossi, sporchi e lerci, emergeva una barba bianca. Faceva pensare a un Babbo Natale di seconda mano. Era il nonno.
Saverio ci ha presentati. 'Nonno, ti presento il nostro gruzzolo!' 'Quale bozzolo?' ha chiesto il vecchio".
Alighiero
De La Tour, un ragazzino dodicenne che vale molti soldi, il conto in
banca dei genitori ha molti zeri, è stato rapito da una banda un po'
sui generis. Una improbabile famiglia di spiantati che vive ai
margini di una discarica in una roulotte disordinata e piena di
cianfrusaglie. E con un cane, senza nome.
Un
padre e una madre che con i soldi del riscatto vorrebbero
un'automobile che funzioni e una lavatrice; un nonno, che ha perso
l'udito ma non il sense of humour, che invece ambisce ad avere un
nuovo televisore; i due figli, Saverio che si esprime a ceffoni e non
troppo sveglio, e Giulia, detta Genietto.Essendo lei la letterata della famiglia, le viene affidato il compito di scrivere la missiva per il riscatto. E mentre gli altri, con il gruzzolo che il rapito porta con sé in cartella, organizzano un barbecue indimenticabile, Alighiero e Giulia, in cima a un mucchi di rifiuti, si guardano negli occhi e si amano.
Sarà l'ennesimo caso di Sindrome di Stoccolma, oppure sotto c'è qualcosa di più?
Breve,
scattante, ritmato, spiritoso, questo piccolo racconto di Guillaume
Guèraud ha il pregio di essere una storia piuttosto improbabile che
mette radici, al contrario, in un terreno fertile di alcune verità.
La
prima, e forse la più evidente, è che i soldi non fanno la
felicità. O forse dovrei dire meglio: che si può essere felici
anche senza soldi.La seconda è che quando si incontra il primo amore si decide che sarà per sempre.
La terza è che nella vita bisogna saper fare i conti con l'imprevisto, soprattutto se si è un po' distratti. Occorre saper fare di necessità virtù e pazienza se il pollice è andato...
Il punto di partenza è un esilarante rapimento pieno di goffaggini che una famigliola di spiantati, solo all'apparenza crudelissimi, sta compiendo. Il rapito è un ragazzino un po' solo, occhialuto e allergico alla polvere, che il caso ha voluto far nascere da due genitori ricchi e un tantino anaffettivi. Il resto viene da sé: la dabbenaggine dei rapitori si sposa alla perfezione con la sua solitudine e con quel vago senso di noia che la ricchezza porta con sé. Nonostante abitino in una roulotte scassata, nonostante vivano accatastati, tra loro c'è parecchia umanità e con essa anche un bel po' di movimento: entrambe cose che al piccolo Alighiero sono mancate finora.
Ed ecco che su tutto arrivano, a sorpresa anche per il lettore, gli occhi verdi di Giulia, che convincono definitivamente il rapito a non voler più tornare a casa.
Il ribaltamento di prospettiva, il punto di vista di chi trova finalmente la forza e la giusta ragione di prendere commiato dalla propria vita precedente a cui si aggiunge un finale che non è un finale rendono questa storiellina piccola piccola un libro interessante.
Ora resta da capire in quali mani metterlo. Forse non a bambini e bambine troppo piccoli, per intenderci quelli che alla parola bacio arricciano la bocca e dicono: che schifo!! (per loro conta solo il bacio di mamma, il resto è evitabile), ma a ragazzini e ragazzine di poco più grandi lo consiglio con serenità. Ancora di più lo proporrei a coloro che con i libri non hanno dimestichezza, che considerano la lettura un percorso in salita (quale peraltro è), dove si suda spesso inutilmente. A ragazzini e ragazzine un po' distratti che sugli scaffali delle librerie o delle biblioteche trovano ben poco che, per mole, non li spaventi, salvo poi ricadere nell'ennesimo libro da supermercato.
Qui dentro c'è una storia piccola, ma molto ben raccontata, con un ritmo filmico (e non a caso), spesso contrappuntata di piccole gag assurde. Insomma un libro che riconcilia i riottosi alla lettura con i libri e, magari, li incuriosisce verso altri titoli dello stesso autore, il quale, nel frattempo tra un cinema e l'altro, ha collezionato premi letterari importanti in Francia ed è diventato un autore molto amato.
* giudizio entusiasta di un ragazzino francese, dopo averlo letto.
Nessun commento:
Posta un commento