mercoledì 16 novembre 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


COMPLOTTI VIRTUALI, GUERRE REALI


Torna Cassandra, l'androide protagonista di Human, con cui Tommaso Percivale ha inaugurato questo interessante filone di romanzi fantascientifici.
Cassandra, dunque, è un'androide speciale, capace di imparare, modificandosi, dall'esperienza; capace anche di 'sentimenti', lei cresciuta come una figlia da una coppia umana. Cassandra ha un gemello 'nero', l'altro polo della dualità che pervade tutta la storia. Lui, Cole, tradito e abbandonato dal suo creatore, mette le sue immense capacità al servizio dell'utopia androide, una ribellione degli schiavi al dominio, corrotto e impotente, almeno all'apparenza, degli umani.
Arcade, la megalopoli avvelenata che si sviluppa in verticale, è attraversata da attentati, improvvise ribellioni degli androidi addetti ai vari servizi, omicidi misteriosamente artefatti. Il corrotto e abominevole capo della polizia viene finalmente smascherato e arrestato, ma la principale minaccia a quel che resta dell'umanità viene dall'Albero, la potentissima rete virtuale che organizza e dirige la rivolta androide.
L'esito, per quanto aperto, che Percivale propone al suo pubblico di appassionati lettori e lettrici, è quello della riconciliazione, un nuovo inizio che veda insieme umani e androidi, un futuro possibile in cui nessuno sia schiavo.
Ancor più del precedente, Human Hope, pubblicato recentemente da Lapis, ha un ritmo sostenuto, con colpi di scena rinnovati e continui passaggi di scenario, dal virtuale al reale, dall'umano all'artificiale. Grande è il debito dell'autore nei confronti dalla fantascienza classica: dalla visionarietà di Philip Dick alle leggi della robotica di Asimov fino alle inquietudini filosofiche di Simack, che tanto ha indagato il confine fra umano e non umano.
Le questioni poste sono di grande respiro: cosa ci rende veramente umani e come può essere intesa l'intelligenza artificiale, con la sua incorporeità. Cosa significherà nel futuro, quando alle creature artificiali verranno attribuite capacità sempre più umane. Chi siamo veramente nel momento in cui veniamo messi di fronte al nostro doppio non umano. Ma c'è anche la descrizione del mondo post apocalittico, che ha segnato molta fantascienza post bellica: un mondo malato, superaffollato, in cui le divisioni e i contrasti sociali sono accentuati.
Se questo può sembrare troppo impegnativo per i giovani lettori e lettrici, dai dodici anni in poi, bisogna ricordare il successo di serie che di queste ambientazioni si sono nutrite, magari con qualche riflessione in meno.
Percivale è davvero bravo nel riportarci dentro la tradizione fantascientifica, rendendola nuovamente viva, così come è importante la sottolineatura degli aspetti etici, sociali; immaginare il futuro è un modo per parlare del presente e delle sue contraddizioni, visibili e violente, o sotterranee. Il nostro presente è segnato dalla continua definizione dell'altro da sé, il più delle volte identificato come un 'alieno', privato di diritti e dell'appartenenza alla comunità. Ragionare su questo, anche attraverso la narrazione, può essere di vitale importanza.
Ma al di là di tutto questo, al di là dei discorsi sulla libertà e l'uguaglianza dei diritti, resta un bel romanzo d'azione, appassionante e godibilissimo.

Eleonora

“Human Hope”, T. Percivale, Lapis 2016

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