lunedì 21 novembre 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


 FARE FILO'


'Fare filò' è un'espressione dialettale che viene dalla tradizione contadina, veneta ed emiliana: descrive il raccontare storie davanti al fuoco, o nelle stalle, nelle lunghe sere d'inverno. I grandi raccontano ai piccini storie vere e fantastiche, di quelle che fanno trattenere il fiato.
Il ritorno dei Cantalamappa, dei magici Wu Ming, con le illustrazioni di Daniele Castellano, mi ha ricordato proprio questo, così come me lo raccontava mio padre quand'ero piccola. Gli episodi di questo nuovo viaggio fantastico ai quattro angoli del pianeta sono in parte veri, con documentata fonte storica, in parte un po' romanzati e c'è sempre qualcosa di inventato per il gusto di stupire il pubblico di ragazzine e ragazzini, del tutto ignari degli episodi di cui si va parlando, veri o fantasiosi che siano.


Vero l'episodio dell'isola Ferdinandea, emersa nel 1831 al largo della Sicilia, per poi sprofondare nuovamente negli abissi marini. Vero l'incredibile episodio dell'Arbez Hotel, collocato a metà fra il territorio francese e quello svizzero, salvezza di un partigiano in fuga, durante la Seconda Guerra Mondiale, e di chissà di quanti altri inseguiti dai Biechi Bruni.
Veri ed emozionanti gli episodi ambientati in America Latina, in particolare quello che si riferisce alla cosiddetta 'guerra dell'acqua', in Bolivia, dove un nugolo di ragazzini, a capo di un ben più minaccioso branco di cani randagi, è riuscito a mettere in fuga l'esercito mandato a reprimere una rivolta popolare contro il potere di una multinazionale dell'acqua.


Dunque si parla di leggende, di animali estinti, di cattivi veri come i Biechi Bruni e i Biechi Neri, o la SuperBanca InterMondiale, di popoli oppressi e animali dimenticati; di occidentali creduloni e di aborigeni discriminati.
Con penna leggera e molta ironia Wu Ming  riesce ad aprire molte finestre sul mondo e sulla storia, dimostrando che quello che è avvenuto e che avviene magari qualche chilometro più in là può essere importante anche per noi.
Procedendo fra realtà e finzione, con i nomi trasfigurati e qualche avventura messa lì a dare più sapore al racconto, il nostro inesauribile collettivo di scrittori dimostra la propria capacità di proporre uno stile narrativo efficace ed intellettualmente onesto, dichiarando sempre da quale parte del mondo ci si schiera e non è certo la parte dei biechi bruni di qualsiasi latitudine e nemmeno di una multinazionale pronta a vendere a caro prezzo l'acqua ai contadini.

 
Come nel precedente, Cantalamappa, la cornice narrativa è costituita dai racconti di un'anziana coppia di viaggiatori, che nei brevi passaggi in quella che considerano casa raccontano al simpatico vicino, l'io narrante della storia, le avventure che hanno vissuto e gli strani personaggi incontrati. Ciascuno dei diversi episodi può essere lo spunto interessante per approfondire e per capire meglio il mondo in cui viviamo, provando a leggerlo dalla parte dei più deboli, con intelligenza e curiosità, e con un pizzico di necessaria indignazione.
Lettura piacevole e stimolante, per ragazze e ragazzi combattivi, a partire dai dieci anni.

Eleonora

“Il ritorno dei Cantalamappa”, Wu Ming, Electa kids 2016



Nessun commento:

Posta un commento