venerdì 3 febbraio 2017

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


IL TEMPO DEI LUPI


Con un tempismo incredibile, per noi italiani, Rizzoli fa uscire il nuovo libro di William Grill , intitolato I lupi di Currumpaw.
Come il precedente libro, dedicato al viaggio dell'Endurance e all'esplorazione dell'Antartide, anche qui abbiamo una storia per bambine e bambini di almeno otto anni, ma che può piacere anche ai più grandi; anche qui si racconta una storia vera così come la raccontò uno dei protagonisti, Ernest Thompson Seton, in una raccolta di racconti legati alle sue esperienze di cacciatore e naturalista. Anche qui parole e immagini si integrano perfettamente, nel rendere l'atmosfera di un tempo 'mitico', a cavallo fra Ottocento e Novecento, quando negli Stati Uniti esistevano ancora tante lande selvagge.


La storia raccontata da Seton e che Grill raccoglie parla di un lupo speciale, Lobo, che terrorizzava con il suo branco gli allevatori di Currumpaw. Lobo era un lupo particolarmente intelligente: evitava le trappole e le esche avvelenate, razziava con efficienza le mandrie.


Nessuno dei tanti cacciatori, che avevano provato a catturarlo, era riuscito nell'impresa, finché non giunse nel New Mexico proprio Seton, che, per sconfiggere un nemico così dotato, cominciò a studiarne le abitudini, rendendosi conto di trovarsi di fronte ad un animale speciale.
Dopo numerosi tentativi falliti, Seton comprese quale potesse essere il punto debole di Lobo: la sua compagna Blanca. Senza dirvi di più su quello che succederà ai due contendenti, è doveroso dire che l'esperienza vissuta nel New Mexico cambiò la vita di Seton, che divenne uno strenuo difensore della fauna selvatica e che si impegnò attivamente nella difesa della natura, contribuendo anche alla nascita dei gruppi scout in America.

Quella di Lobo è una storia forte, che mette sotto il naso della giovane lettrice e del giovane lettore la violenza con cui si è caratterizzata la 'civilizzazione' dell'America e giustamente viene sottolineato, soprattutto nelle immagini che accompagnano il testo, come questa violenza e questa prevaricazione si sia rivolta in primo luogo contro i nativi americani.
Non si può non essere dalla parte di Lobo, animale intelligente e leale, contrapposto a un'umanità dedita all'inganno. Grill racconta questa vicenda corale, il branco di lupi in una lotta impari contro le comunità umane, sottolineando la fierezza e la potenza di questo lupo particolare, eroe senza macchia, vulnerabile solo nei legami affettivi; ma un branco è su questo che si fonda. Le illustrazioni, che integrano il racconto, sono spesso disegni minuti, dettagliati, descrivono situazioni, strumenti, legami fra animali e persone, come fossero tante istantanee a comporre un quadro d'insieme.


Quanto sia forte la presenza simbolica del lupo nella nostra cultura, l'ho già sottolineato,  e più volte. E quanto sia ambivalente la nostra posizione nei confronti di questo animale straordinario e in realtà poco conosciuto, è dimostrato anche dalle recenti vicende riguardanti i lupi nostrani, e qui emerge l'involontaria tempestività del libro, minacciati ancora una volta di divenire prede dei nostrani 'eroici' cacciatori, nel nome di un 'razionale' contenimento demografico.
Al di là della cronaca contingente, è evidente ancora una volta il rapporto conflittuale, che questo bel libro esprime assai bene, fra la natura e la civilizzazione.


Anche se, con un processo secolare, abbiamo perso il posto centrale nell'universo, che Aristotele e Tololmeo ci avevano regalato, non abbiamo abbandonato la pretesa di dominio sul mondo, costi quel che costi. La presenza di animali selvatici, di ambienti incontaminati, di habitat e popolazioni particolari, entra spesso in conflitto con le comunità umane 'civili'.
Che il mondo, vicino a casa nostra o nell'universo, non ci appartenga, dovrebbe essere acquisizione banale; che il nostro compito dovrebbe essere custodirlo e proteggerlo per le generazioni future, anche questo dovrebbe essere assodato. Ma noi viviamo nel qui e ora, nelle esigenze economiche e politiche di qualche miserabile lobby e a questi soggetti vendiamo il nostro futuro e quello dei figli.

Eleonora

“I lupi di Currumpaw”, W. Grill, Rizzoli 2017


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