ERA UN MELO, L'ALBERELLO
Ghirighì, Georgina Ponce Blasco,
Ilaria Dal Canton
Passabao 2016
ILLUSTRATI PER PICCOLISSIMI (dai 2
anni)
"Stretto stretto a casa mia
c'era un monte fatto a punta,
lassù in cima un alberello
tutto carico di mele (era un melo
l'alberello)."
Quando un uccello
passò vicino all'alberello sentì ridere. E poi gli venne fame e,
quando fu vicino a una certa mela, la risata fu più forte. E perché
quella melina rossa rideva a più non posso? Perché proprio lei tra
le tante mele rosse che quell'albero di melo, che cresceva in cima al
monte a punta, non lontano da casa mia, al suo interno aveva un verme
che le faceva ghirighì, il solletico!
Seconda prova di
Ilaria Dal Canton, la filosofa prestata all'editoria per l'infanzia,
su testo di brava maestra di nido valenciana. Come si dice, Squadra
che vince, non si cambia!
Il progetto che ha
visto la luce l'anno passato con Vita da rana, condivide con
esso alcuni elementi costitutivi: una dominante cromatica unica, una
onomatopea che spinge all'interazione tra chi legge e chi ascolta,
una marcata impronta grafica, un'attenzione al risparmio assoluto dei
costi di produzione (il libro come già in Vita da rana
comincia e termina sui risguardi).
Di Ghirighì,
più di ogni altra cosa, considero interessante la costruzione
narrativa, ovvero una sorta di continuo avvicinamento e
distanziamento da un punto ideale della visione. E questo viavai
avviene sia nel testo sia nelle immagini.
Provo a spiegare:
si parte da un punto intermedio, ma naturalmente nodale per far
cominciare ogni storia: casa mia. Da lì ci si allontana subito dopo
per vedere la casetta diventare minuscola rispetto al grande monte.
Poi la telecamera 'virtuale' si riavvicina a una distanza media e
mette a fuoco l'alberello, poi di nuovo si accosta all'uccellino e ai
rami con le mele, e poi sempre di più si avvicina, a tal punto che
l'uccellino entra in un primissimo piano. Dal momento che la mela
ridanciana arriva a occupare la pagina, come protagonista unica,
tutto poi lentamente si allontana, in un percorso a ritroso,
divertente e, in qualche misura, rassicurante per lettori e lettrici
piccolissimi. Una volta tranquillizzati gli animi, in un ripercorrere
una sequenza narrativa già esperita, si è pronti per scoprire, nel
gran finale, con il consueto suono e gesto, cosa effettivamente fa
ridere la mela.
Se avevo trovato
molto convincente dal punto di vista illustrativo il libro Vita da
rana, e avevo gioito per le scelte non sempre facili, ma di certo
coraggiose che presupponevano l'intento di educare i giovani sguardi
al bello, qui mi pare di percepire una maggiore 'fatica' nella
ricerca di soluzioni originali. Alcune ridondanze nell'uso dei
'bolli' rossi che alludono alle mele, soprattutto nel lettering, ma
pare creino un disordine formale e una leggibilità non immediata.
La qualità molto
alta del segno - ribadita con perfetta rispondenza nel testo - si
perde un po' in alcuni dettagli forse in cerca di mimesi, e mi
riferisco agli occhi e la bocca della mela o alle zampe e ai
ciuffetti del bruco, oppure in una sintesi grafica non del tutto
risolta, e mi riferisco all'uccellino in volo.
Insomma il coraggio
di andare verso la grafica perde di slancio in alcuni momenti, e ciò
nonostante non riesce a raggiungere una caratterizzazione dei
protagonisti soddisfacente. Non suoni come una critica, quanto
piuttosto come un incoraggiamento a osare di più...
Al contrario, trovo
semplicemente perfette le pagine che raccontano una montagna
con una linea di sinusoide oppure quelle che accolgono il melo
disegnato in cima al monte con la sua chioma fattasi pallino rosso al
centro della pagina. Ecco qui, la ideale sintesi è raggiunta.
Mi ripeterò forse
con quanto detto già l'anno passato: onore al merito a questa
piccola squadra di lavoro per aver contribuito all'apertura di una
breccia nel panorama dei libri per la primissima infanzia con due
proposte originali e consapevoli, in particolare questa, della grande
esperienza di certa illustrazione 'rivoluzionaria' degli anni
Sessanta, l'età d'oro del design italiano.
Carla
Noterella al
margine: standing ovation per la legatura con il filo rosso!!
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