IN DUE
Molly e Mae. Due amiche, un viaggio, Danny Parker, Freya Blackwood
(trad. Sara Ragusa)
Terre di mezzo, 2017
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 3 anni)
"BINARIO
Molly conta, poi
trova Mae sotto la panchina e si mettono a ridere.
Conta Mae... e trova
Molly nascosta nell'edicola. La mamma invece le sorprende che giocano
con la gomma da masticare. Le sgrida. Ma è troppo tardi, si sono già
appiccicate."
Effettivamente Molly e
Mae sono piuttosto 'appiccicate': sono due bambine, amiche (e perché
non due sorelle? in originale il titolo è solo Molly&Mae), che
stanno per fare un viaggio in treno con una mamma (di entrambe? di
una?). In attesa del treno, giocano lungo i binari a nascondino, a
fare foto nella macchinetta automatica, ballano, condividono, per
sempre?, caramelle e segreti.
Si parte, i giochi
continuano e il tempo scorre come loro lungo il vagone. Come il
treno, sono sempre in movimento. Quando il treno fa le sue fermate
anche loro fanno le loro: litigano e si allontanano per un po'. Il
grigio che si vede dal finestrino corrisponde al loro umore, ma per
fare pace basta costruire un ponte di parole gentili. Un ponte come
quello che il treno sta oltrepassando. Il viaggio prosegue e anche la
loro intesa.
Molte le cose che le
parole non dicono, ma che sono sotto gli occhi di chi ha per le mani
questo albo in arrivo dall'Australia.
Credo che un adulto
abbia subito chiaro cosa Danny Parker abbia voluto 'nascondere' in
questa storia di un viaggio in treno di due bambine: un'amicizia o,
più in generale, il senso che dovrebbe avere un'intesa tra due.
Il primo valore di
questo libro risiede proprio in questa prospettiva ad ampio raggio.
Mi pare di constatare che Danny Parker sia autore che ami i 'grandi
temi' e che gli piaccia raccontarli secondo una visuale il più ampia
possibile, metaforica, proprio perché rivolta a giovanissime menti,
ma nello stesso tempo quotidiana (il sottotitolo del suo libro Tree
riassume bene il concetto: a little story about big things).
In questa prospettiva
nell'edizione originale australiana i gap in cui l'immaginazione di
un bambino può spaziare, correttamente, non sono stati colmati: si
respira un'aria di indeterminatezza, spesso di allusione: "ci
sono colline e vallate, curve e rettilinei, ponti e gallerie"...
La raffinatezza del
testo, studiato nel minimo dettaglio ed essenziale, non ci dice chi
siano quelle due bambine, da dove arrivino e dove siano dirette. Al
contrario, come farebbe un qualsiasi piccolo narratore, Parker mette
subito in essere un'azione che le vede assieme.
Ed è questa la cosa
che per l'autore conta: il loro essere in contatto, il loro modo di
entrare in relazione reciproca, con tutti gli alti e i bassi che ogni
rapporto porta con sé: le curve e i rettilinei, i ponti e le
gallerie.
Chi agisce sono le due
bambine, ma la vera protagonista è la loro relazione, il loro
specialissimo modo di stare insieme.
Quasi nulle le
interazioni tra loro e il mondo dei grandi che le circonda. Appare
una mamma a un certo punto della storia e poi torna immediatamente
sullo sfondo soffuso, così come disegna la Blackwood tutti gli
adulti viaggiatori che popolano le stazioni di partenza e arrivo e i
vagoni del treno.
A tal proposito va
segnalato il secondo grande merito del libro, ovvero l'intesa
profonda che si crea tra testo e figura. La Blackwood, che più volte
ho apprezzato per il suo tratto 'classico', mette in campo una
sensibilità acuta nell'assecondare la indefinitezza dei contesti in
un tempo che passa, a partire dai risguardi e dai panorami che il
treno attraversa: "la pioggia annacqua il panorama, i campi e
le fattorie sbiadiscono".
Nello stesso tempo ha
cura di sottolineare attraverso la composizione della pagina
l'andamento del viaggio, del treno in particolare, onnipresente nel
suo attraversamento da sinistra a destra lo specchio della pagina, e
non manca di evidenziare la gestualità delle due bambine nelle loro
manovre di allontanamento e riavvicinamento: in un non dichiarato
gioco di sopra-sotto il sedile.
Il continuo cambio di ritmo, da
quello sincopato del principio in stazione per assecondare il testo
scandito minuto per minuto, a quello 'allungato', di viaggio in treno
che attraversa la campagna e le pagine del libro, fino alla
conclusione 'corale' di una grande stazione vista dall'alto, è una
scelta sapiente che conferma di nuovo la qualità di questa
illustratrice australiana.
Carla
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