EDUCARE ALLA COMPLESSITÀ
Tutti insieme, Élisa
Géhin
Il Castoro 2017
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 3 anni)
"Albero Foresta
Goccia Nuvola Cielo
Zanzara Nube Esercito
Macchia Mucca
Persona Famiglia Folla"
Tutti
insieme funziona così: una
figura grande e solitaria, sulla pagina di sinistra, sulla pagina di
destra - la pagina dove, nei libri, succede sempre qualcosa - la
figura si mischia a qualcos'altro.
La goccia si perde tra le sue colleghe a formare una nuvola e,
girando l'aletta, la nuvola si perde tra le sue colleghe a formare un
cielo.
Il meccanismo potrebbe ripetersi con la regolarità di un pendolo e
allora avremmo un libro noioso e un po' prevedibile, magari
istruttivo, ma piuttosto lontano dal piacere di stupirsi a ogni nuova
pagina.
Siccome il libro è di Élisa Géhin, il rischio non si corre.
Sono sostanzialmente tre le possibilità di 'scarto' che l'autrice si
lascia aperte.
La prima è l'alternanza delle alette: alcune pagine la prevedono,
altre no. Senza una cadenza precisa e prevedibile.
La seconda possibilità di variare sta proprio nella relazione tra i
tre (o due) soggetti che compongono la sequenza. Con alcuni
divertenti soluzioni che anche dal punto di vista sonoro hanno una
loro armonia: macchia e mucca che in francese suona ancora meglio:
tache e vache.
La terza ha a che fare con le definizioni stesse. Quasi impercettibile per i cervelli adulti abituati a
metafore, allusioni, sineddochi e metonimie, gli accostamenti tra disegno e parola per i più piccoli si
rivelano ugualmente spiazzanti, ma nello stesso tempo utili a imparare
la complessità della realtà. Per intenderci l'ora è figurata con un orologio; un animale con un
elefante; un ortaggio con una carota.
Torniamo alle sequenze: goccia, nuvola, cielo anche se non è la più
scontata è pur sempre un'associazione nell'orbita del prevedibile.
Lo stesso potrebbe dirsi per persona, famiglia, folla.
Che cosa succede invece nella sequenza con la zanzara e la nube e
l'esercito? Il legame non è più così scontato, anzi non lo è per
nulla.
Le connessioni, che tanto hanno in comune con il termine sinapsi,
sono materia di tutti i giorni per il nostro cervello. Tanto più è
in formazione, il cervello, tanto più necessarie gli sono le
connessioni. E tanto più le connessioni, i nessi, sono
imprevedibili, tanto più lo si educa alla complessità.
E tanto più è in grado di affrontare la stratificazione di nessi
anche lontani, tanto più sarà capace di elaborare soluzioni
intelligenti. Soluzioni che sanno guardare anche un po' più in là.
Maestro insuperato di questo modo di concepire il libro, come un
imagier potenziato, è Blexbolex. Nessuno come lui è stato in grado
di assegnargli, al libro, il compito di essere nel contempo gioco e
strumento di ragionamento e apprendimento.
Penso a Immaginario e a Stagioni (Orecchio acerbo, 2008; 2010; 2016)
che sono capolavori nel loro genere.
Mi pare probabile che Élisa Géhin abbia conosciuto e declinato a
suo modo quella stessa concezione. Semplificandone e assottigliando
le stratificate connessioni che Blexbolex suggerisce ai suoi lettori,
ma riprendendone per molti versi il canone.
Come costruttrice di imagier anche lei ha sempre ben presente le
singole parti e il tutto, come testimonia la pagina finale e il
titolo stesso.
Ogni singolo elemento, dalla goccia alla macchia, nelle sue
moltiplicazioni e connessioni va comunque sempre a ricomporsi in una
visione generale del mondo. E anche un po' più in là.
Carla
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