DIRE
ADDIO
Un tema
davvero difficile, quello scelto da Jimmy Liao in questo suo ultimo
libro, Un bacio e addio: racconta, con la consueta
delicatezza, del viaggio più difficile che si possa immaginare,
quello che porta a separarsi definitivamente dai propri genitori.
L'albo è del 2015 e viene ora proposto dall'editore Camelozampa, con
la traduzione di Silvia Torchio e la consulenza editoriale di Luca
Ganzerla.
Nelle
tavole di Liao vediamo un bimbo in compagnia di un cane, in viaggio
verso la casa del nonno. Alle spalle, la vita di prima, quella in cui
si ascoltano le storie lette dalla mamma prima di dormire, o si
aspetta il papà che torna da un viaggio.
I
ricordi di quello che era, le abitudini, le cose, i luoghi, sfuggono
via, mentre il treno corre verso una nuova destinazione. Le cose più
belle stanno in una valigia, che, però, verrà dimenticata anch'essa
alla fine del viaggio.
Dunque
tutto sembra perdersi in questo progressivo smarrimento,
apparentemente senza dolore; l'unico filo conduttore rimasto è il
cane, presenza costante, e il nuovo mondo, rappresentato dal nonno.
Ma non
è solo così; resta quello che si ha dentro, resta l'amore ricevuto,
il sapore dolce dei ricordi, poiché i ricordi stessi sono perduti.
Malinconia,
apprensione per un futuro che si annuncia incerto e qualche piccola
certezza, lasciandosi alle spalle, con un bacio, il passato.
Liao
descrive questi stati d'animo con tavole di sorprendente vivacità,
con una gamma di colori squillanti, pastosi, dai contrasti marcati.
Il
bambino protagonista, vestito di un luminoso verde primavera, vede il
mondo che lo circonda, in cui tutto si mescola, sogni, ricordi e
presente, colorato a tinte forti, con forti sottolineature emotive.
Altre tavole sono più familiari agli estimatori dell'artista, dense
di citazioni e capaci di trasfigurazioni simboliche illuminanti.
Questo
albo è nel segno della complessità, richiede letture e riletture;
colpisce per l'apparente semplicità, che nasconde un discorso
complesso sull'addio, sul separarsi da quella parte di sé legata al
passato, al lasciarsi indietro, in qualche caso, anche i ricordi di
quello che è stato. Più che un ragionamento sul lutto, mi sembra
che il centro narrativo sia il ricordo, come la smemoratezza sia
sorella dell'abbandono, del lasciarsi alle spalle, mantenendo fermo,
però, quel nocciolo di vita che si è condiviso e che farà sempre
parte di noi. La vita è adesso, sembra dirci l'autore, con tutta la
sua bellezza e la sua travolgente energia.
Questa
complessità richiede lettrici e lettori maturi, che si facciano
prendere dal linguaggio poetico, evocativo di Liao, che possano
apprezzare le sue metafore, i riferimenti. Naturalmente, è un albo
sicuramente apprezzato anche dagli adulti.
Eleonora
“Un
bacio e addio”, J.Liao, trad. S. Torchio, cons. Luca Ganzerla,
Camelozampa 2017
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