BABBO NATALE È UNO DI
NOI! (ne ho le prove)
Io non so se i grandi che leggeranno
questo anomalo post almeno per qualche giorno all'anno percepiscono
una insolita quanto magica comunanza di intenti con Babbo Natale.
A me capita. E capita di desiderare non
tanto i suoi abiti, o la sua risata chioccia, quanto piuttosto gli
elfi, piccoli aiutanti infaticabili. Ma sono soprattuttto le renne
quelle che mi mancano nel traffico della città...
Desiderare di esserlo e non riuscirci
fa la differenza ed è dimostrazione che babbo natale, lui è
un'altra cosa!!
E se così è, fino a qualche giorno fa
sono stata ferma nel credere, allineandomi con i più piccoli, che
Babbo Natale fosse una figura mitica. E come tale non avesse nulla di
umano.
Ma poi ho trovato un libro che, con la
precisione di un libro di scienza, mi dimostra che Babbo Natale è
uno di noi.
Il libro, pubblicato da Clichy è Una
giornata con babbo natale, di Soledad Bravi, che considero autrice di
massima fiducia.
Per prima cosa, il nome babbo natale è
scritto minuscolo, come a voler sottolineare che lui è uno
qualunque.
Sfogliandolo, apprendiamo che ha una
sveglia digitale che lo fa alzare ogni mattina e che, come tutti noi,
fa colazione con pane e marmellata, si lava bene le ascelle, cantando
sotto la doccia.
Si lava i denti, si pettina (anche il barbone). Si
mette mutande a righe e calzettoni a pois, quindi camicia (senza neanche sbottonarla!!)
pantaloni, cappotto (!), stivali e cappello d'ordinanza e va dalle
renne, le coccola (senza di loro, sarebbe davvero nei guai)
e quindi
comincia la sua UNICA giornata di lavoro con i regali sulla slitta,
portati dagli elfi. Ed è a questo punto che si ha la prova provata
che babbo natale è uno di noi: con gli elfi si fa un s-elfie.
Abbiate tutti un po' di gioia intorno,
che siate babbo natale o meno....
Il blog entra
in pausa
e va a coccolare le proprie renne
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