lunedì 4 dicembre 2017

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

WALTER E L'ADENOSINA

Il bell'addormentato, Pieter Gaudesaboos, Lorraine Francis
Sinnos 2017


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Walter dorme a colazione.
Dorme mentre dipinge.
E dorme perfino al parco giochi.
'Svegliati Walter!', dice sua madre, quando lui si addormenta nel bel mezzo della visita all'Acquario'.
'Svegliati Walter!', gli dice il poliziotto..."


Walter è un bambino sempre stanco: dorme anche quando è in piscina, alla sua festa di compleanno e durante il temporale, nonostante i tuoni.
I suoi indaffarati genitori non ne possono più e decidono di porre rimedio al sonno inestinguibile del loro bambino. Vanno da un dottore vero e da un dottore che va in televisione, ma nessuno dei due riesce nell'intento. 


Attraversano la giungla per raggiungere una saggia guaritrice, tuttavia, nonostante la sua potente pozione lo scombussoli un bel po', il sonno lo riacchiappa e Walter si addormenta di nuovo. A niente portano le sirene dei pompieri, i ragni, la macchina del solletico o una orchestra di 75 elementi. Neppure essere 'palleggiato' da una squadra di basket lo fa desistere dal suo letargo.
Più di ogni fragore e di ogni sbatacchiamento possono invece le leccatine di un cane arrivato da chissà dove.
Non sarà che tutto quel grande sonno nasceva dalla grande noia che Walter doveva combattere ogni giorno?

Non è più un sospetto: è scienza. Uno studio condotto dall'Università di Tsukuba ha dimostrato con un esperimento condotto su topini da laboratorio che l'area del cervello deputata al piacere, il nucleus accumbens, 'accende' o 'spegne' i suoi neuroni, stimolati da una molecola,l'adenosina. In tal modo gli scienziati sono riusciti a indurre sonno e veglia anche in condizioni avverse (forte luce o orario abituale di sonno dei topi). Il passo successivo è stato verificare che sull'adenosina dei topini incidono fattori motivazionali, come per esempio la presenza nella stessa gabbia di cioccolato, giocattoli o esemplari dell'altro sesso. In queste circostanze i loro neuroni del sonno si sono messi a riposo e i topini, come se niente fosse, hanno dormito molto meno e si sono divertiti molto di più.
Visto che le cose, a livello molecolare, stanno così, occorre ripercorrere all'indietro la storia di Walter e vedere cosa gli ha provocato questo surplus di adenosina nella testa. Nulla delle parole di Lorraine Francis fanno sospettare qualcosa, mentre illuminanti in tal senso sono i disegni di Gaudesaboos.
In piscina, mentre lui dorme in acqua suo padre e sua madre lavorano alacremente ai loro computer, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo. Al parco giochi Walter dorme sull'altalena e nessun altro è nei dintorni. All'acquario padre e madre sono lì a digitare assorti su cellulare e tablet e la piovra ha gioco facile su quel bambino addormentato.
Alla sua festa di compleanno, l'invitato più giovane ha almeno quarant'anni e lui precipita nel sonno e nella torta. 
E intanto l'adenosina cresce cresce e cresce.
Per inibire la molecola del sonno, occorre un giocattolo o meglio ancora, qualcuno con cui condividerlo.
Qui le parole e le immagini convergono sull'inibitore naturale: quel cane che entra in casa, raggiunge Walter sulla poltrona e gli lecca il collo, per non mollarlo più.


Si riconferma la grandezza della chimica, ma soprattutto di Gaudesaboos che, con quel suo tratto indagatore del dettaglio, già in passato aveva convinto stuoli di critici con il bel libro Una scatola gialla. Anche in quella storia testo e immagini invitavano all'acutezza dello sguardo e del pensiero e si spalancavano verso il finale silenzioso e gigante. 
A ogni rilettura uscivano nuovi dettagli utili a comporre una visione d'insieme sul senso ultimo della storia. 
Senza fare dichiarazioni, d'altronde i designer per mestiere si affidano di preferenza alla comunicazione per immagini, Gaudesaboos va deciso alla meta, costellando le tavole di ironia e ammiccamenti verso il pubblico degli adulti: dalla prima pagina con la marca del computer paterno fino all'ultima immagine con la meritata punizione di un ciarlatano, nel buio di una città addormentata.


I più piccoli, dal canto loro, sapranno apprezzare e sosterranno l'idea che un cane ti salva sempre la vita, soprattutto se sei piccolo e un po' solo; riconosceranno i cheerios sparsi quasi ovunque, la loro torcia-cane (con carica a mano) e, di tavola in tavola, andranno in cerca dei topini bianchi, forse usciti dal laboratorio del professor Yo Oishi di Tsukuba.
Ma questa è un'altra storia...

Carla

Noterella al margine. Peccato che il silenzio dell'edizione originale sugli animali che tornano ad ammiccare dalle pagine, nell'edizione italiana sia stato interrotto dal suggerimento di cercare topi, tigre e cane.
L'attenzione e il gusto della scoperta sono un valore in sé.




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