lunedì 24 febbraio 2020

FAMMI UNA DOMANDA!


STORIA E VIAGGI DELLE PIANTE

Uno dei tanti frutti, è il caso di dirlo, del rinnovato interesse per il mondo vegetale è rappresentato da un corposo volume firmato da Telmo Pievani e Andrea Vico, uscito alla fine del 2019: ‘Piante in viaggio’, pubblicato da Editoriale Scienza.
Impostato narrativamente, ovvero con un brogliaccio di trama che fornisce il filo conduttore da un capitolo all’altro, il libro racconta di una passeggiata molto istruttiva che nonno e nipotina svolgono nel Mercato Grande di una città non meglio identificata: è un mercato interamente dedicato a frutta e verdura e la passeggiata fra queste è il pretesto per raccontare la storia e gli spostamenti che i diversi tipi di vegetali hanno compiuto spontaneamente o, più spesso, per opera dell’uomo.
L’intento è quello di mettere in evidenza il ruolo delle diverse piante nell’alimentazione e quindi anche nella storia delle civiltà, sottolineando la coevoluzione fra loro e noi: piante modificate per selezione artificiale, ma anche una fisiologia della digestione che si è modificata in seguito all’introduzione di questo o quell’alimento.


Il punto di partenza obbligato è la storia del grano e dei suoi parenti, cui tanto devono le culture del Mediterraneo, dal neolitico in poi; ma anche farro, orzo, mais, quinoa, miglio, che coprono praticamente quasi tutti i continenti. Si parla poi di legumi, di tuberi, di alberi da frutto, di pomodori, di olivi, fichi, per finire con le spezie, fra cui primeggiano caffè e cioccolato. Dulcis in fundo, è il caso di dirlo, canna da zucchero e barbabietola.
Un quadro completo che fa comprendere l’importanza degli alimenti di origine vegetale nella storia delle civiltà umane. In ciascun capitolo, infatti, si racconta dove sono iniziate le coltivazioni, come sono state trasformate le piante nel processo di domesticazione e la loro diffusione nel mondo.
Se un’impressione generale si può trarre da questa lettura, direi che questa è ben espressa dal termine complessità: complesse le relazioni, sostanzialmente di interdipendenza, fra mondo umano e vegetale, viste dal punto di vista dell’alimentazione; complesso l’impatto ambientale delle coltivazioni, soprattutto quelle intensive. In realtà anche parlare di pizza Margherita o di pasta e fagioli finisce con fare i conti con i problemi della biodiversità e lo sfruttamento dei terreni agricoli.
Tutto questo concentrato in un libro per ragazzi è un po’ impegnativo, anche se alleggerito da una ricchissima aneddotica.
La quantità di notizie e di informazioni è davvero elevata e degna dei due autori, divulgatori di grande rilievo, accompagnati dalle immagini di Nicolò Mingolini; immagino sicuramente una consultazione a uso scolastico, a colmare tante lacune nelle conoscenze di ragazzi e ragazze, ma anche una fonte di curiosità per tutti quelli che si sono avvicinati al tema ambientale sull’onda dei più recenti movimenti ecologisti.


Va segnalato che il libro, facente parte della collana ‘I libri dell’Orto’, nasce dalla collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università di Padova, nella cui homepage della pagina web campeggia la scritta secondo la quale conosciamo solo il 10% delle specie vegetali.
Dunque, c’è molto lavoro per le ragazze e i ragazzi che un giorno volessero approfondire l’argomento e farne un bellissimo mestiere.

Eleonora

“Piante in viaggio”, T. Pievani e A. Vico, Editoriale Scienza 2019


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