MIRTILLA
Mirtilla è la protagonista del romanzo
‘Consigli e disastri di Mirtilla’, di Julie Murphy, pubblicato
pochi mesi fa da Mondadori, anche se sembra passato un secolo. Ci
racconta in prima persona le sue vicissitudini: i suoi genitori si
stanno separando, suo padre si è dichiarato ufficialmente gay, la
sua migliore amica Kiera non la degna di uno sguardo e lei è una
tredicenne decisamente oversize.
Un bell’insieme di problemi, che
vanno dall’accettazione di sé al superamento dei cambiamenti
inevitabili negli equilibri familiari, alla gestione delle dinamiche
affettive fra adolescenti, dove spesso è difficile vedere le cose
con gli occhi degli altri.
L’autrice non è nuova a trattare
questi argomenti ed è brava a mantenere, per tutto il romanzo, un
tocco leggero, ironico. La protagonista è raccontata con
partecipazione: in fondo è solo una ragazzina che non vuole
abbandonare il mondo dell’infanzia, il nido familiare accogliente,
le grandi amicizie, assolute come solo a quell’età possono essere.
L’età che vive è un’età di passaggio anche crudele, in cui i
coetanei etichettano, giudicano, escludono senza aver ancora maturato
uno sguardo più empatico sulle cose del mondo.
A favorire questa maturazione in
Mirtilla è un caso fortunato: la sua vicina di casa, una scrittrice
che cura una sorta di posta del cuore su un giornale locale, deve
partire con urgenza e le lascia come incombenza la cura del suo
giardino e il recapito della corrispondenza al giornale.
La curiosità è più forte di
qualsiasi prudenza e così Mirtilla apre qualcuna di quelle lettere,
compresa quella scritta dall’amica Kiera; ma questo non le basta,
decide di rispondere lei al posto di Flora Mae, scoprendo che questa
è un’attività che le si addice.
Ovviamente tutto questo non può che
innestare equivoci, bugie, malintesi, che se da un lato la
riavvicinano all’amica, dall’altro la allontanano dal suo nuovo
amico del cuore, Oscar, che ovviamente ne trae le debite conseguenze.
L’accettazione dei cambiamenti non è
facile, ma è quello che dovrà fare la nostra ragazzina, se non
vuole perdere l’affetto di Oscar e la serenità, per quello che è
possibile, del nuovo regime familiare.
Questa la trama che ripercorre
tracciati non nuovi, nel raccontare le ‘nuove’ famiglie, le
difficoltà degli adolescenti a trovare un posto in un mondo pieno di
imprevisti. La leggerezza è una scelta stilistica convincente,
mentre non lo è nello stesso modo la necessità, alla fine, di
ricomporre tutto: è difficile tenere insieme gli affetti, proprio
perché cambiano e cambiano le persone coinvolte; non tutto si
ricompone e crescere è anche far fronte alle separazioni e agli
addii di una parte dell’infanzia. Così come non è semplice essere
una ragazzina sovrappeso, o avere un padre gay.
C’è, quindi, un difetto di eccessivo
‘ottimismo della volontà’, dichiarare semplicemente ‘andrà
tutto bene’.
Per fare andare bene le cose servono
scelte, sacrifici, dolori piccoli e grandi. E ne sappiamo qualcosa.
‘Consigli e disastri di Mirtilla’ è
comunque un romanzo piacevole, che può ben attrarre lettrici e
lettori anche non troppo esperti a partire dai dodici anni.
Eleonora
“Consigli e disastri di Mirtilla”,
J. Murphy, Mondadori 2020
Nessun commento:
Posta un commento