venerdì 12 marzo 2021

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)

GIOCARE PER IMPARARE O VICEVERSA

Ho già avuto modo di sottolineare quanto velocemente si stia espandendo quel settore dell’editoria per ragazzi che potremmo chiamare libri-gioco, termine inclusivo che comprende produzioni in realtà molto diverse. Da una parte, infatti, i cosiddetti libri-game recuperano una tradizione lontana ma fertilissima, dall’altra si affacciano sperimentazioni che declinano in varie combinazioni i due termini dell’apprendimento e del gioco. Quest’ultimo, poi, può avere aspetti molto diversi: dall’aspetto più squisitamente narrativo al gioco vero e proprio, fatto magari di rompicapo e indovinelli.
 
 
Ecco qui degli esempi delle due tipologie: al genere che utilizza la narrazione per veicolare informazioni e contenuti didattici appartengono i due libri, da poco pubblicati da Giunti, e firmati da Joe Todd-Stanton, giovane autore britannico che ha dato vita alla serie de ‘I Brownstone’. Il primo di questa serie è ‘Arthur e la fune d’oro’. Il piccolo protagonista, Arthur appunto, è alle prese con un grave problema creatosi in Islanda ai tempi delle antiche divinità: nella sua cittadina il feroce e gigantesco lupo nero dal nome Fenrir ha rovesciato il braciere il cui fuoco impediva al paese di congelare; per riattivarlo serve l’aiuto del dio Thor, che però chiede la collaborazione del piccolo eroe per catturare il malvagio Fenrir. Ed ecco quindi una carrellata di miti e personaggi presi dalla mitologia norrena, da Thor a Odino passando per Baldr, il potente dio della giustizia. Analogamente, il libro successivo, intitolato ‘Marcy e l’enigma della Sfinge’ si nutre della mitologia egizia.
 

Abbiamo di fronte qualcosa di simile ai classici libri illustrati sulle storie mitologiche, ma con alcune significative differenze: intanto la rinuncia a una trattazione sistematica; in secondo luogo un ruolo preminente dato all’illustrazione, che costituisce parte integrante del discorso, anzi componente essenziale dell’esplicazione; infine la specificità del tratto dell’autore, improntato alla giocosità e all’ironia. L’aspetto più rilevante, dunque, non è tanto il filo del discorso, la traccia narrativa che attraversa il libro, quanto le numerose informazioni che sbucano da ogni angolo, stuzzicando la curiosità di lettrici e lettori, cui la lettura è suggerita a partire dai sette, otto anni.
 

Alla categoria dei libri gioco appartiene di diritto ‘Molly e i misteri matematici’, di Eugenia Cheng e Aleksandra Artymowska, pubblicato da Editoriale Scienza. Qui la traccia narrativa è esilissima ed è rappresentata da una bambina curiosa che passa di pagina in pagina guidata da lettere misteriose a lei indirizzate. L’oggetto del libro? Quanto di più astruso si possa immaginare in campo matematico: dagli oggetti impossibili alle tassellature, dai quadrati latini ai frattali. Eppure tutta questa astrazione è resa intuitivamente chiara attraverso giochi, finestrelle, rompicapo impossibili che mettono alla prova i genitori più disponibili. E’ un libro di grandi dimensioni dalle illustrazioni spesso a doppia pagina, dai colori sgargianti che non possono non incuriosire le giovani menti alla ricerca di stimoli divertenti. Le pagine cartonate consentono l’uso di finestrelle robuste che nascondono altre domande, altri paradossi. Questo libro, molto più di altri che hanno tentato la via più diretta ai concetti astratti della matematica e della fisica, mi convince della possibilità di parlare con grande semplicità e precisione di concetti difficili attraverso il gioco, l’indovinello, l’intensa interattività che necessita per essere utilizzato. Ci si diverte molto, probabilmente, nel tentare di risolvere le diverse prove, si procede soprattutto per tentativi, ma questo è, in fondo, un aspetto non secondario del metodo scientifico. Ovviamente richiede lettrici e lettori dagli otto anni in su, con la partecipazione di adulti complici e compagni di scoperte.
Questa categoria di libri è spesso sottovalutata, mentre rappresenta una delle frontiere della sperimentazione nell’editoria dedicata ai più giovani, alla ricerca di nuove strade per ampliare gli orizzonti di bambine e bambini. Consiglio quanto meno di provare a sperimentarli, di portarli a scuola, quando si potrà, di utilizzarli come mezzo di svago e di apprendimento.
 
Eleonora


“Arthur e la fune d’oro”, J. Todd-Stanton, Giunti 2021
“Marcy e l’enigma della sfinge”, J. Todd-Stanton, Giunti 2021
“Molly e i misteri matematici”, E. Cheng e A. Artymowska, Editoriale Scienza 2021



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