lunedì 5 agosto 2024

IL RIPOSTIGLIO (libri belli e impolverati)

LA COSA DA UN ALTRO MONDO

29 giugno 2029, David Wiesner
Orecchio acerbo 2024 


Nel 1992 negli Stati Uniti esce June 29 1999


La fulgida carriera di David Wiesner è appena agli inizi, ma è già pazzesca: tutti si sono accorti dell'enorme talento di questo autore. Infatti, con il suo primo libro in solitario, Free Fall, vince la Honor della Caldecott. Con il suo secondo libro, Tuesday, vince la sua prima Caldecott. Wiesner capisce di essere sulla strada giusta quindi decide di proseguire. Pubblica Hurricane nello stesso anno, ma si tratta di un libro che è un po' un'anomalia per i suoi standard, avendo una buona porzione di testo. 
Come era già successo per esempio in Tuesday, Wiesner ripesca nell'immaginario della sua infanzia per dare forma alle idee da adulto, in cerca di nuove storie da raccontare. 

© David Wiesner


© David Wiesner

In questo caso convergono tre passioni che hanno radici che risalgono a quei tempi: la passione per i vegetali che fin da piccolo ha dimostrato di avere, la fascinazione nei confronti della pittura surrealista, e terza la produzione di B movie di fantascienza di cui ha fato indigestione per tutta la sua infanzia. 
Nel suo portfolio, già da tempi immemori c'era un peperone (passione nr. 1) di dimensioni giganti (passione nr. 2) che fluttuava nell'aria e che piccoli uomini tenevano fermo con delle corde.
Evidentemente qualcosa di alieno sul pianeta (passione nr. 3).... 

© David Wiesner 

June 29 1999 nasce da quel peperone gigante che inspiegabilmente fluttua nell'aria. E il resto è arrivato con estrema naturalezza: da una parte questo evento, ne ha generati altri simili: un broccolo in giardino, i cavoletti di Bruxelles che volano su una tavola calda in mezzo al nulla, rape giganti atterrate in una gola di montagna. 
Poi è arrivata la storia in sé e l'atmosfera generale che con la fantascienza ha davvero molto a che spartire e poi è arrivato un testo che in inglese splende cento volte di più che in qualsiasi altra traduzione: e qui arriva l'altra cifra di Wiesner, il grande sense of humor, che molti osservatori, almeno qui da noi, sembrano non voler notare, abbacinati dalla bellezza e dal pregio delle sue tavole e dalla qualità delle sue storie. 


Il libro grossomodo ripete il formato di Hurricane [il formato mutuato da quello del cinema Superpanavision - 2,2 : 1 - che gli permette grandi tavole che occupano grossomodo due terzi di una doppia tavola n. d. r.]: piccoli blocchi di testo giustificati che si alternano a grandi tavole ad acquarello. 
La storia è presto detta: una ragazzina piuttosto sveglia sta preparando il suo esperimento per l'ora di scienze. S tratta di spedire nello spazio semi di verdure e piante, per valutare gli effetti fuori dall'atmosfera sulla loro crescita. Dopo sei settimane circa accade un fatto incredibile: dal cielo piovono enormi vegetali, il 29 giugno 1999. 


C'è una relazione tra i due eventi? L'ambiguità rimane fino a una figura dalla fine quando si capisce che i due fatti non sono concatenati perché i vegetali che piombano sulla terra non sono gli stessi che lei ha spedito nello spazio... 
Mi fermo qui nel racconto. 


E, per di più, lascio alle parole di Wiesner il racconto della genesi di questo magnifico libro: 
"Quando portavo il mio portfolio agli editori, le immagini di fiabe/racconti popolari erano ben accolte dagli editori. Le altre cose, invece, non venivano capite. Mi sono reso conto che se volevo illustrare libri con immagini del genere, avrei dovuto scriverli io stesso. L'ho fatto. 
Nel 1991, dopo aver finito Tuesday, stavo guardando la mia immagine con il peperone fluttuante nel cielo per la centesima volta e mi chiedevo per la centesima volta: perché il peperone galleggia sulla terra? Questa volta, però, ho avuto un pensiero [che poi è il pensiero che lo ha sempre guidato verso l'illustrazione e non verso la pittura pura: il desiderio di costruire su una immagine una intera storia n.d.r.]: forse prima è successo qualcosa. Ma cosa? Forse un seme? E poi sono tornato al classico progetto di scienze della scuola elementare in cui dovevi coltivare fagioli dai semi in una Dixie Cup. Voilà – una storia! Le verdure giganti erano il risultato di un esperimento scientifico estremamente ambizioso condotto da una precoce studentessa di terza elementare. 


L'altro elemento dell'immagine del peperone gigante è il cambiamento di scala. Adoro il modo in cui realizzando qualcosa di più grande o più piccolo del normale, cambi completamente il suo rapporto con l'ambiente. Per una persona rimpicciolita, il suo soggiorno diventa il Grand Canyon. Sono stato drammaticamente colpito da questa idea da bambino guardando i film sugli insetti giganti atomicamente mutati degli anni '50 in TV. Quindi, perché non sostituire gli insetti con le verdure? Che è quello che ho fatto in 29 giugno 1999."
Il resto è sotto gli occhi di tutti. 
Poi, come è già accaduto in passato, il libro di Wiesner arriva in Italia dopo un bel po'. 
Ma necessariamente ha bisogno di un restyling, che nelle sapienti mani di Fausta Orecchio, in accordo con un David Wiesner a dir poco entusiasta e grato [a tal punto che vorrebbe che anche l'edizione americana assomigliasse a quella italiana n.d.r], diventa una nuova copertina e un titolo aggiornato: 29 giugno 2029
Poi arriva la traduzione che, per quanto possibile, ha cercato di mantenere quel sottile gusto umoristico e una qualche musicalità con nomi di località americane piuttosto aliene per i lettori italiani. 
Per cui "i cetrioli calano su Kalamazoo", "ancora carciofi ad Anchorage" oppure "gli avocado difendono l'economia del Vermont" o per finire "la Grande Mela viene prontamente ribattezzata la Grande Rapa. Rossa". 
Cose così. 
Contrariamente a libri come Flotsam (Flutti, 2022) e Mr. Wulffles! (Mr. Ubik! 2015), che hanno avuto una fase eleborativa molto lunga e complessa, questo libro ha avuto una genesi rapida come quella di Tuesday (Martedì, 2016). 
Ciò non di meno Wiesner ha seguito la meticolosa preparazione di sempre. 
Quindi anche qui modellini per studiare le luci. 

© David Wiesner

Lui stesso pubblica gli studi fatti sul broccolo che col botto ora blocca il giardino della ragazzina dell'esperimento di scienze, Holly Evans. 


E non a caso, le due tavole con il broccolo, dal punto di vista della loro efficacia e capacità evocativa, sembrano essere magicamente il perno dell'intero racconto! 
E per finire, affiderei ancora a David Wiesner la morale della storia: 

"Un'idea si presenta senza una buona ragione? 
Non respingerla. 
Giocaci, esplorala. 
Non sai mai dove ti porterà!" 


E se qualcuno dubita ed è ancora lì che ci pensa, si fidi. 

Carla

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