mercoledì 5 settembre 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

QUANDO UN LIBRO TIRA L'ALTRO

L'AMICIZIA È..., Mies van Hout

Lemniscaat, 2012



ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"L'amicizia è...giocare, annoiarsi, ridere, fare la pace..."

...e molto altro ancora. Ma se vi dico la dozzina di definizioni, vi tolgo tutto il gusto di questo grande albo, nero nero e nello stesso tempo coloratissimo.
Era esattamente un anno fa che Lemniscaat Italia (confluita nel gruppo editoriale Il castello), pubblicava dello stesso autore Emozioni.
Ed era esattamente un anno fa che il libro mi colpì moltissimo per diverse ragioni.


La prima: il formato. All'italiana, ovvero libro che si sviluppa in orizzontale (sono naturalmente attratta da questo formato o da quello quadrato).
La seconda: la carta nera. È quasi un tabù in Italia il libro con le pagine nere. Considerato difficile e tendenzialmente da evitare, il libro nero ha invece una sua potenza intrinseca che il libro stampato su carta bianca (o consimili) non riesce comunque mai a raggiungere.
La terza: i colori e il tipo di tratto. Vivacissimi i primi, in eterno movimento il secondo. Pastose cere a olio, con pennino sottile, pastelli che si alternano in una gamma cromatica inimitabile, esaltata, se possibile ulteriormente, dal fondo nero.
La quarta: la trama, si fa per dire! Un pesce che attraversa molte diverse emozioni e ogni volta le incarna. Ma il pesce non era l'animale muto per eccellenza? Evidentemente no. I pesci di Mies van Hout sono quanto di più comunicativo si possa supporre. Provato sul campo in un laboratorio: abbiamo mostrato ai bambini le sole pagine, contenenti i pesci con le loro rispettive emozioni, nascondendo alla loro vista l'aggettivo sulla pagina attigua e li abbiamo fatti indovinare. Vi garantisco che solo di rado non sono riusciti a 'leggere' lo sguardo del pesce.
La quinta: La rafinatezza dal punto di vista grafico. La copertina glitterata, l'alternanza tra testo, su pagina monocolore, e disegno (ad eccezione del nome dell'autore che è scritto in grigio scuro su nero, praticamente illegibile, ed è al limite del bordo della copertina, come se volesse scomparire, girando all'interno del libro).
La sesta: la potenzialità comunicativa del libro. Come l'ho visto ne ho immaginato i molti possibili spunti che offriva per poter ragionare con i bambini dell'universo emotivo, attraverso un codice a loro congeniale: l'immagine.


Così, sapendo quanto mi era piaciuto Emozioni, Eleonora mi annuciato festante questo secondo titolo, ad un anno esatto di distanza.
Ma alcune cose sono un po' cambiate, purtroppo.
Per strada si è perso il formato; adesso è un classico libro verticale, piuttosto grande; l'impaginato, o layout che dir si voglia, non è più 'cadenzato' pagina con il testo e pagina con l'immagine. In L'amicizia è... il disegno ha preso il sopravvento sul testo (ancora estremamente succinto) e si espande sulla doppia pagina, movimentando di conseguenza le parole, e spesso il disegno appare tagliato in due dalla cucitura centrale...che peccato.
Ma molto altro, fortunatamente, è rimasto uguale: il nero imperante, i colori e il tratto, e la sua potenzialità comunicativa. 


Perduti i pesci, sono ora degli animaletti improbabili, una via intermedia tra il mostriciattolo e l'animale riconoscibile (qualche lupo qua e là e un rinoceronte come finale), che animano i diversi aspetti che caratterizzano un'amicizia. Anche il potenziale evocativo che questo bell'albo porta con sé è rimasto quello di sempre.
Lo metteremo presto alla prova!

Carla

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