AL DI LÀ DI QUELL'ALBERO...
VIENI A PRENDERMI, Javier
Marías, Marina Seoane Pascual
Gallucci, 2012
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"Quell'estate, dopo essersi
lasciato alle spalle la X verde, scorse un pezzettino di metallo che
spuntava dal terreno. C'era sepolto qualcosa. Subitò pensò che
potesse essere un tesoro, si mise a scavare con le mani e tirò fuori
senza sforzo una vecchia scatola di biscotti. Il coperchio si aprì a
fatica..."
Il contenuto non era quello che Héctor
avrebbe desiderato: niente oro o monete o mappe, ma al loro posto una
fotografia e un bigliettino. Nella foto una bambinetta con gli abiti
'del passato' -ricordavano tanto i vestiti che Héctor aveva visto
indossare a sua mamma nelle fotografie di quando era piccola- e nel
biglietto poche righe accorate che dicevano: caro sconosciuto, vieni
a prendermi, non voglio tornare in città, io sto bene qui! Un bacio.
Firmato Celia.
Così il piccolo Hèctor, con la
sorella in vacanza dalla nonna, avendo disubbidito e oltrepassato la
X verde che la nonna aveva dipinto sull'albero per segnare il confine
da non valicare per quell'estate, ha un mistero per le mani. E un
grido d'aiuto -Vieni a prendermi- cui è impossibile resistere. E
anche il bacio 'scritto' ha un suo fascino... Il bambino comincia la
sua ricerca che lo porta, con l'aiuto della nonna, ad arrivare ad un
passo dalla sconosciuta Celia. Ma sul suo percorso incontra Cecilia
che, sebbene con vestiti più moderni, sembra proprio la Celia della
fotografia.
Questo albo illustrato appena
pubblicato da Gallucci, viene pubblicato in Spagna per la prima volta
e fa parte di una collana che la casa editrice Alfaguara, un vero
colosso editoriale con ramificazioni in quasi tutto il Latino America
e in Spagna, ha inserito in una collana dal titolo Mi primer e
che vede importanti e affermati scrittori di lingua spagnola alle
prese con piccole storie per bambini. Accanto a Javier Marías, hanno
già pubblicato Eduardo Mendoza, Arturo Pérez-Reverte e -ultimo ma
non ultimo- Mario Vargas Llosa, fresco di Nobel. L'idea che anima la
collana e che vede un affermato scrittore a scrivere almeno per una
volta nella sua vita, un libro per bambini ha, mi pare, come
obiettivo primario quello di 'annodare' insieme i fili dell'infanzia
con quelli della grande letteratura contemporanea.
In linea di principio la scelta può
essere condivisibile anche se si corre il rischio che diventi, alla
lunga, strumentale e si svuoti di senso. Sotto il profilo
commerciale, invece, parrebbe vincente (infatti l'editore Gallucci,
sensibile all'argomento, non se lo è lasciato scappare). Pensate che
successo avrebbero da noi brevi storielline scritte da Camilleri,
piuttosto che da Margaret Mazzantini... Andrebbero a ruba. A noi
lettori attenti, però, resta il compito di verificare che ogni volta
che ne viene pubblicato uno sia fatta salva la regola aurea che fa di
un libro un bel libro, ovvero che l'autore abbia autonomamente (e non
solo perché pungolato da un editore) nel suo profondo effettivamente
sentito l'urgenza di raccontare proprio quella storia. Intendo dire
che andrebbe verificata caso per caso l'autenticità di ogni
racconto.
Nel caso di Vieni a prendermi,
mi pare di riconoscere l'onestà di Javier Marías nel raccontare ai
bambini, attraverso una storiellina dall'intreccio esile, esile, il
senso del tempo che passa e la forza dell'immaginazione che
costruisce ponti altrimenti impossibili tra generazioni tra loro
lontane. Mi hanno fatto sorridere alcune soluzioni narrative, prima
fra tutte questa nonna 'imbrattatrice' di tronchi d'albero, che segna
confini sempre più ampi per i suoi nipoti in
cerca di indipendenza...
Carla
In attesa del secondo titolo annunciato da Gallucci, scritto da Arturo Pérez-Reverte sulle Termopili, battaglia storica vista attraverso gli occhi di un ragazzino, vi consiglio un giro in rete per conoscere meglio
Marina Seoane Pascual, illustratrice gallega, dal sorriso contagioso...
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