QUANDO UN LIBRO TIRA L'ALTRO
L'AMICIZIA È..., Mies
van Hout
Lemniscaat, 2012
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"L'amicizia è...giocare,
annoiarsi, ridere, fare la pace..."
...e molto altro ancora. Ma se vi dico
la dozzina di definizioni, vi tolgo tutto il gusto di questo grande
albo, nero nero e nello stesso tempo coloratissimo.
Era esattamente un anno fa che
Lemniscaat Italia (confluita nel gruppo editoriale Il castello),
pubblicava dello stesso autore Emozioni.
Ed era esattamente
un anno fa che il libro mi colpì moltissimo per diverse ragioni.
La prima: il
formato. All'italiana, ovvero libro che si sviluppa in
orizzontale (sono naturalmente attratta da questo formato o da quello
quadrato).
La seconda: la
carta nera. È quasi un tabù in Italia il libro con le pagine nere.
Considerato difficile e tendenzialmente da evitare, il libro nero ha
invece una sua potenza intrinseca che il libro stampato su carta
bianca (o consimili) non riesce comunque mai a raggiungere.
La terza: i colori
e il tipo di tratto. Vivacissimi i primi, in eterno movimento il
secondo. Pastose cere a olio, con pennino sottile, pastelli che si
alternano in una gamma cromatica inimitabile, esaltata, se possibile
ulteriormente, dal fondo nero.
La quarta: la
trama, si fa per dire! Un pesce che attraversa molte diverse emozioni
e ogni volta le incarna. Ma il pesce non era l'animale muto per
eccellenza? Evidentemente no. I pesci di Mies van Hout sono quanto di
più comunicativo si possa supporre. Provato sul campo in un
laboratorio: abbiamo mostrato ai bambini le sole pagine, contenenti
i pesci con le loro rispettive emozioni, nascondendo alla loro vista
l'aggettivo sulla pagina attigua e li abbiamo fatti indovinare. Vi
garantisco che solo di rado non sono riusciti a 'leggere' lo sguardo
del pesce.
La quinta: La
rafinatezza dal punto di vista grafico. La copertina glitterata,
l'alternanza tra testo, su pagina monocolore, e disegno (ad eccezione
del nome dell'autore che è scritto in grigio scuro su nero,
praticamente illegibile, ed è al limite del bordo della copertina,
come se volesse scomparire, girando all'interno del libro).
La sesta: la
potenzialità comunicativa del libro. Come l'ho visto ne ho
immaginato i molti possibili spunti che offriva per poter ragionare
con i bambini dell'universo emotivo, attraverso un codice a loro
congeniale: l'immagine.
Così, sapendo
quanto mi era piaciuto Emozioni, Eleonora mi annuciato
festante questo secondo titolo, ad un anno esatto di distanza.
Ma alcune cose sono
un po' cambiate, purtroppo.
Per strada si è
perso il formato; adesso è un classico libro verticale, piuttosto
grande; l'impaginato, o layout che dir si voglia, non è più
'cadenzato' pagina con il testo e pagina con l'immagine. In
L'amicizia è... il disegno ha preso il sopravvento sul testo
(ancora estremamente succinto) e si espande sulla doppia pagina,
movimentando di conseguenza le parole, e spesso il disegno appare
tagliato in due dalla cucitura centrale...che peccato.
Ma
molto altro, fortunatamente, è rimasto uguale: il nero imperante, i
colori e il tratto, e la sua potenzialità comunicativa.
Perduti i
pesci, sono ora degli animaletti improbabili, una via intermedia tra
il mostriciattolo e l'animale riconoscibile (qualche lupo qua e là e
un rinoceronte come finale), che animano i diversi aspetti che
caratterizzano un'amicizia. Anche il potenziale evocativo che
questo bell'albo porta con sé è rimasto quello di sempre.
Lo
metteremo presto alla prova!
Carla
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