LA VITA SECONDO REBECCA
Un'altra
uscita 'fortunata' dell'editore Edt, nella collana Giralangolo: La
mia vita secondo me, frizzante esordio narrativo di Anna Carey, è
il racconto stralunato di una quattordicenne coinvolta nei successi
letterari della madre. Rebecca, infatti, si ritrova improvvisamente e
involontariamente popolare, insieme alla sorella, perchè la madre,
scrittrice famosa in crisi creativa, decide di lanciarsi nella
letteratura 'rosa' per ragazzine, dichiarando di essersi ispirata
alle proprie figlie.
L'aspetto
più grave, dal punto di vista delle ragazze, è che si ritrovano
ritagliato addosso un ruolo che non appartiene loro, fonte di
continue prese in giro a scuola.
Proprio
mentre la protagonista, che racconta le sue vicende in prima persona
attraverso il suo diario, affronta per la prima volta il cataclisma
di un vero innamoramento, si ritrova ad essere coinvolta da
attenzioni indesiderate, amicizie di facciata, insegnanti fan della
madre. Per mettere fine a questo circo indigesto e insopportabile,
Rebecca decide di far vedere al mondo chi è veramente e per farlo
decide di metter su una band, ovviamente insieme alle inseparabili
amiche Cass eAlice. Nonostante le scarsa esperienza le ragazze si
mettono d'impegno mentre la storia d'amore fra Rebecca e Paperboy,
ovvero il ragazzo dei giornali, si concretizza in brevi conversazioni
sulla soglia di casa. E' proprio lui a suggerire la partecipazione ad
un concorso riservato alle band composte da minorenni. Davanti allo
sguardo sbigottito ed incredulo dei genitori, prende corpo la
carriera musicale di Rebecca e delle sue amiche, con un esito che non
vi racconterò.
Lo
stile spumeggiante e ironico dell'autrice rende la lettura, rivolta
naturalmente a ragazzine dai dodici anni in su, scorrevole e
divertente, ma racconta anche una sgradevole verità che noi genitori
vorremmo spesso ignorare e cioè che sappiamo ben poco dei nostri
figli, delle loro reali aspirazioni, del mondo dei loro desideri e
della loro socialità. Al di là delle differenze individuali e
dell'affetto che sicuramente lega genitori e figli anche nel
travagliato passaggo dell'adolescenza, è vero che i riferimenti, le
relazioni, il modo di affrontare la vita che i ragazzi e le ragazze
via via elaborano spesso ci sfuggono.
Ed
è questo il diventare grandi, dire al mondo quel che veramente si è,
oltre lo specchio deformante del desiderio genitoriale.
Bella
la descrizione, nel romanzo della Carey, di quel gran salto nel vuoto
che i nostri figli metaforicamente compiono nel momento in cui
decidono di dichiarare al mondo intero la loro squisita singolarità,
attraverso l'estetica, la musica, il mettersi alla prova per strade
inusuali.
Lettura
rassicurante per tutte quelle ragazzine che stentano a trovare la
loro strada, lontane dal riparo della gonna di mamma e ancor più
lontano dalle Violette di turno.
Eleonora
“La
mia vita secondo me. Il diario di Rebecca Rafferty”, A. Carey, Edt
2013
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