mercoledì 25 settembre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


UN AFFARE DELICATO

Tartattà in prima media, Béatrice Fontanel, Marc Boutavant
La Nuova Frontiera Junior 2013


NARRATIVA PER MEDI (dagli 8 anni)

"' Laringite'. Strano, non un filo di voce, così dall'oggi al domani, mentre la sera prima ci eravamo parlati a lungo al telefono. 'Quando bisognerà presentarsi ai professori' mi ha sussurrato a fatica nell'orecchio, 'puoi dire tu come mi chiamo e che pranzo alla mensa?' 'Non c'è problema' ho risposto disinvolto".

Cosa non si è costretti a fare per evitare una collisione troppo violenta con i nuovi compagni di classe che lo avrebbo sentito balbettare nervosamente...
E così Tartattatà al suo primo giorno di scuola media escogita un piano 'di fuga'. Si inventa una laringite anche con il suo miglior amico con il quale condivide questo nuovo anno scolastico.
In una classe che è un container, la gagliarda professoressa comincia la sua prima lezione di questo primo anno. A salvare Tartattà da un più che possibile sbotto di ilarità a sentire la sua balbuzie, arriva un provvidenziale frastuono che costringe ragazzi e professoressa a prendere la via del parco di fronte alla scuola. La prima ora di lezione in un prato: non è poi così male la scuola e questa professoressa promette bene. Sull'erba lei si toglie le scarpe e i ragazzi possono vedere una parte del corpo di norma 'inaccessibile' ai loro sguardi di undicenni. Mettere nero su bianco il più bel ( o il peggiore, fa lo stesso) ricordo delle vacanze, tema appena assegnato dalla prof scalza, offre lo spunto a Basilio Tartattà di confessare per iscritto la propria balbuzie.
Bravo, ragazzo, che bella idea hai avuto: prevenire è meglio che curare.
Ora tutti sanno, per penna di Tatattà e per voce di del suo migliore amico.
Un'ora di inglese, mensa, educazione fisica e così la prima giornata di scuola semplicemente arriva al suo naturale esito.
E quello che sembrava un giorno insormontabile si rivela nella sua semplicità...

Poco meno di 50 pagine per raccontare una sola giornata di scuola, unica ed indimenticabile. La prima.
Tutti noi ci ricordiamo il nostro primo giorno di scuola media e, quelli più grandi fra noi, si ricorderanno bene anche quello dei loro figli.
Professori che non abbiamo mai visto, compagni di classe per lo più sconosciuti, potenziali amici ma che un giorno potrebbero rivelarsi avversari, materie nuove e nuovo anche il genere di studio, il nostro corpo che cambia: un salto nel buio.
Tartattà, che avevamo conosciuto già qui, ha affinato una sua strategia personale molto condivisibile perché di grande efficacia.
Senza ferirsi, perché non ha lo spirito di un kamikaze, grazie a un caro amico, racconta se stesso con onestà e con serenità d'animo a tutti i suoi compagni. E lo fa con le sue modalità: in una pagina scritta.
Dire la verità è sempre spiazzante e spesso vincente; il silenzio che scende per qualche secondo dopo la sua dichiarazione, silenzio pesato e coperto solo dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccellini nel parco, è sintomatico.
Riconoscere e raccontare i propri limiti è affare delicato.
Mettere sotto gli occhi dei bambini come farlo, offrire loro una possibilità per ragionarci intorno è il più grande merito di questo piccolo grande libro.

Carla

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