IL COLLEZIONISTA DEPERIBILE
La strana collezione di Mr. KARP, Cary
Fagan
NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)
"'Il nome del nostro inquilino è Mr. Karp.'
'Mister? È un uomo? Oddio... speriamo
sia giovane...'
'È giovane almeno?' 'Direi che non ha
superato da molto i 50 anni'
'Addirittura 50!'
'Mister carpa? Ma la carpa non è un
pesce ?' ho chiesto
Karp con la K e senza la a finale. E
non è un pesce."
È vero: Mr Karp non è un pesce. È
piuttosto un omino un po' eccentrico che lavora all'ufficio reclami
di un vecchio grande magazzino. Ed è il nuovo inquilino della
famiglia di Randolph, il ragazzino che racconta la storia. Per
l'improvviso quanto ingiusto licenziamento del padre, la famiglia ha
un urgente bisogno di denaro, così il terzo piano della loro casa,
la mansarda, viene affittata a questo misterioso personaggio.
Mr. Karp è un collezionista. Un
collezionista di cosa, nessuno lo sa: 300 esemplari FRAGILI E
DEPERIBILI, da disporre ordinatamente sui molti scaffali che i
traslocatori hanno portato fino lassù, nella sua camera sotto il
tetto, e un abbonamento alla rivista La goccia. Questi gli unici
indizi nelle mani di Randolph. Ma anche Randolph è un collezionista
(di tappi di birra, di penne e di parole).
L'attrazione è fatale, così, con una
sottile manovra di avvicinamento, il ragazzino riesce a entrare in
contatto con lo schivo Mr. Karp e a conquistarsi la sua fiducia, a
tal punto da essere invitato a vedere la sua misteriosa ed esotica
collezione.
I pezzi di maggior pregio sono: L'acqua
del Fiume Giallo, raccolta dopo la traversata a nuoto di Mao
Tse-tung, oppure l'acqua dei Giardini di Kensington, raccolta dopo la
regata di barche in miniatura (vi ricorda qualcosa?) o ancora l'acqua
della Piscina olimpionica di Mosca..
Dunque Mr. Karp (con quella curiosa
assonanza nel nome, d'altronde) colleziona acqua. Fa il giro del
mondo per arrivare ad accaparrarsi il pezzo migliore, ed essere
finalmente il numero uno, battendo sul tempo il suo eterno rivale,
l'infido Ravelson. A Kyoto l'aspetta una ampolla che contiene la neve
sciolta del cappello di Napoleone durante la campagna di Russia...
Qual è la filosofia del collezionista?
Cosa lo spinge ad accumulare oggetti di grande o piccolo valore? "I
collezionisti sono tutti un po' matti. Non importa cosa collezionino:
tazze con scritte divertenti, targhe, orologi a cucù, gufi
impagliati, manuali di telepatia. Ti circondi di tutte queste cose e
ti crei una specie di mondo a parte. Ma in realtà non sei mai
veramente felice perché non arriverai mai a possedere tutto..."
È vero: la felicità del collezionista
è effimera perché il senso della sua esistenza risiede nel cercare.
Questa è la conclusione a cui si arriva leggendo questo piacevole
libro di Biancoenero. Questa è la conclusione cui giungono,
attraverso percorsi diversi, Randolph e Mr. Karp. Entrambi alla fine
optano per la leggerezza di pensiero che si prova nel non essere
schiavi del possesso.
Sarà forse casuale, ma sono giorni che
inciampo in libri legati da un filo sottile di senso. Le mie
riflessioni sono partite dall'ultimo libro di Shel Silverstein
pubblicato in Italia, The Missing Piece (Orecchio acerbo 2013), e poi sono approdata
a Kubbe fa un museo (Electa Kids, 2013) e da domani mi dedico al Castello della
Legerezza (Topipittori, 2013)...
Da angoli diversi, da due mesi son qui
che ragiono sulle curiose relazioni alcuni esseri umani hanno con
gli oggetti, sul loro gusto di 'collezionarli' per una vita. Tra
questi, solo pochi sanno optare a fine corsa per una rinnovata
libertà delle cose...
Io sono figlia di una che nella vita
non ha mai sistematizzato il suo collezionismo latente e sono madre
di una che, se lo spazio glielo avesse consentito, avrebbe
collezionato ogni cosa...
Io, in mezzo, non sono super partes.
Carla
Noterella al margine: i miei stanchi
occhi mi sono sempre molto grati quando gli metto davanti una pagina
delle edizioni Biancoenero: leggere, anche nel senso di decodificare i
segni sul foglio, diventa una festa!
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