giovedì 24 luglio 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


IL MIRACOLO DELLA YURTA


Il nuovo romanzo di Marie-Aude Murail non è recentissimo, è stato infatti pubblicato in Francia nel 2009 e viene ora tradotto dalla Giunti nella collana Extra, col titolo Crack! Un anno in crisi; eppure descrive con incomparabile maestria e con la consueta, complice, ironia lo spirito del tempo, di questi tempi incerti e del futuro che tarda ad affacciarsi.
Protagonisti i quattro membri della famiglia Doinel: il papà, Marc, dirige una filiale di autotrasporti, protegge come può i suoi collaboratori da una feroce ristrutturazione aziendale; la mamma, Nadine, lavora in una scuola materna, è sovrastata dal lavoro e dalla responsabilità e affronta quotidianamente la sua orda di piccoli barbari, cercando di catturarli con le canzoncine e i riti quotidiani; non riesce ad essere una madre presente come lo vorrebbe. La figlia più grande, Charline, detta Charlie, è letteralmente persa nei manga, il filo conduttore delle sue giornate sono le vicissitudini dei personaggi ambigui, un po’ perversi, dalla sessualità incerta e il più delle volte posseduti da demoni. Esteban, il figlio minore, mingherlino, è vittima del bullismo dei compagni, fino a quando interviene una psicologa dall’aspetto quasi inquietante.
Insomma qui si parla di noi, del lavoro in cui non ci si riesce a riconoscere, del lavoro che perde dignità e senso, di ragazzi lasciati anche un po’ soli ad affrontare un mondo spiazzante e che si rifugiano dove possono, anche nell’immaginario fasullo di un mondo lontano. Tutti molto fragili, incerti su ciò che si vorrebbe essere. Ma, si sa, le cose cambiano, la vita irrompe, costringe ad affrontare le cose che non vanno, propone nuovi incontri, suggerisce svolte.
A questo punto il sogno che ciascuno di loro ha nascostamente coltivato, e che è lo stesso per tutti e quattro, può improvvisamente prendere forma, modularsi in modo realistico. Il sogno? Una yurta mongola, una grande tenda piantata in mezzo alla natura, simbolo neanche tanto nascosto di un’altra possibile vita. Un chiamarsi fuori collettivo e plurale dalle regole insostenibili della modernità. Il bello è che questo sogno apparentemente irrealistico prenderà poi una forma più che concreta.
Se l’idea guida, lasciare tutto e andare via, non è ovviamente originalissima ed è stata trattata in molti modi, lo diventa nella penna della Murail, come sempre abilissima nel raccontare con penna leggera, con garbo e delicato umorismo, le contraddizioni e le angosce del nostro presente. Così l’incerta identità sessuale di molti/e adolescenti viene raccontata attraverso le iperboliche, implausibili, grottesche vicende dei personaggi manga; il bullismo, sempre più diffuso, si risolve con l’intervento di una tristissima ma efficace psicologa; e il mondo del lavoro, la sua disumanizzazione, i miti dell’efficienza e della produttività che macinano le vite delle persone, viene descritto con realismo e, nello stesso tempo, con un umorismo che sconfina nel grottesco.
E’ facile specchiarsi in questo romanzo e lo è sicuramente anche per ragazzi e ragazze alle soglie dell’adolescenza; si ride spesso, ci si riconosce, si finisce la lettura con un pizzico di pessimismo in meno; il messaggio, per quanto non originale, va sempre bene e più che mai oggi va sottolineato e ribadito: i sogni, o se vogliamo l’utopia, aiutano a vivere, proprio perché suggeriscono un diverso modo, e possibile, di stare al mondo, senza fuggire, senza piegarsi.

Eleonora

Crack! Un anno in crisi”, M.A. Murail , Giunti 2014

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