DITELO COI FIORI
La Calle del Puchero,
Charo Pita, Massimiliano di Lauro
OQO editora 2014
Un libro a svolgimento
circolare scoppiettante e dinamico, un girotondo di piccole
catastrofi che principia dal pianto a dirotto di un bimbetto pel di
carota. Nella Calle del Puchero – che suona come la Via del Broncio
– gl’irrefrenabili singhiozzi del piccolo s’innestano nella
complessa rete di azioni e di suoni che caratterizza il vicinato
urbano. Quello che più mal sopporta è il maestro di musica che
abita al piano inferiore, stizzito batte nervoso il piede a terra e,
non volendo, pesta la coda al gatto. Il gatto dal dolore vola dalla
finestra e cade in strada… in testa al postino, che capitombola e –
per la prima volta nel corso della sua onorata carriera - perde una
lettera dalla pesante cartella. Da sventura nasce sventura. La
portiera anche questa settimana, a quanto pare, non avrà una lettera
che pure attende con ansia, dunque si rivolge in malo modo al
fruttivendolo ambulante a cui urla con voce sgraziata “Dammi sette
arance!”.
Il fruttivendolo
s’innervosisce e facendo retromarcia per poco non spiaccica al
suolo una piccola rana. La guardia che osserva la scena cerca di
evitare il peggio suonando il suo fischietto con tale impeto da
cadere all’indietro nell’ubertoso giardino del signor Romero. Il
serafico Romero allora chiede che è successo, porgendo alla guardia
un mazzo di variopinti fiori esotici, la guardia gli spiega tutto…
e da questo momento s’innesca il circolo virtuoso. La matassa si
riavvolge, basta che la guardia vada dal povero fruttivendolo, gli
faccia dono dei fiori e gli chieda come sta. Uno dopo l’altro,
tutti ricevono in consegna i fiori e li porgono con garbo a chi li ha
preceduti nella catena degli eventi.
Sarà felice la portiera,
che ancora spargeva lagrime per il mancato recapito della sua
misteriosa lettera… Riceve i fiori dal fruttivendolo, a sua volta
li passa al postino e con lui la cerca – e la trova! - tra le
panchine e i piccioni. Felicità.
Un libro davvero simpatico
e vivace, tenuto insieme dalla bravura di Massimiliano di Lauro che
dissemina i personaggi in inquadrature dal taglio molto dinamico,
capace così di accompagnare con immagini veloci e fluide la
sarabanda degli accadimenti. Il suo è un tratto sottile, direi…
elegantemente grafico, che tuttavia convoglia armoniosamente fiotti
di colore animando la pagina. Un giovane illustratore italiano con
uno stile maturo e personale, duttile e vibrante, pulito e
divertente…
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