Giancretino e io, Vincent Cuvellier, Aurélie Grand
Biancoenero edizioni 2014
NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)
"Gianfelice Monton è cretino! Il più cretino del mondo. Della Terra, del Sistema solare, dell'Universo! Di sicuro della scuola. Proprio stamattina la maestra ci ha chiesto se conoscevamo la tavola pitagorica. E lui subito: ' No, la tavola no, ma la sedia sì...'. Lui è proprio così: ogni volta che apre bocca dice una scemenza."
L'attuale problema di Beniamino è che il suddetto Gianfelice è il suo compagno di banco, suo vicino di casa (solo due strade li separano) e figlio della migliore amica di sua madre e tutti credono che sia il suo migliore amico. A complicare la faccenda c'è il fatto che questi due ragazzini si conoscono da quando erano ancora nelle pance delle rispettive madri. Gianfelice è un bambino chiacchierone, parecchio saputello e all'apparenza molto sicuro di sé. Grande esperto di videogiochi e di televisione, lui conduce una vita ben diversa da quella di Beniamino, che invece non ha il televisore a casa e legge solo fumetti e come gioco preferito fa la lotta con Abdallah.
Il caso vuole che per un giorno intero i loro destini coincidano alla perfezione, perché le due madri hanno deciso di partire per andare a sentire un concerto fuori città e li lasciano soli a casa per una notte con la supervisione della vicina, la signora Chibbani, che altri non è che la madre di Abdallah. E così il cerchio si chiude e il divertimento si scatena perché in quella serata assistiamo all'incontro, o meglio allo scontro, di due tipi di infanzie.
Da una parte Gianfelice, bambino già pieno di preconcetti, di piccole arroganze e di grandi insicurezze, e dall'altra Beniamino, ragazzino molto 'verace', che vive con spensieratezza i suoi dieci anni.
Questo è il primo di due nuovi libri usciti per la collana Zoom di Biancoenero edizioni. Del secondo, Mamma in fuga, ne parlo prossimamente perché tocca un problema che mi tocca da vicino: l'accumulo sconsiderato di oggetti sotto un unico tetto.
I libri di questa collana non sono mai titoli che possono considerarsi capolavori della letteratura, ma godono di una qualità sempre piuttosto alta. Nel caso di Giancretino e io siamo di fronte a una penna di tutto rispetto come quella di Vincent Cuvellier che in Francia è considerato, giustamente, un autore di culto.
La grande sensibilità nell'eplorare l'animo di un bambino, dimostrata da questo scrittore che ha al suo attivo più di 50 titoli, molti dei quali tradotti nel mondo e molti anche premiati, e che avevamo già visto in La prima volta che sono nata (Sinnos 2013), si ritrova anche qui in Giancretino e io.
Ma a parte queste considerazioni di merito sul singolo titolo, mi pare doveroso dire due parole sull'intera collana.
Il suo merito principale è quello di 'prendere per mano' giovani e timidi lettori e portarli -senza grande fatica- verso la lettura.
La cura messa nella scelta di testi brevi (supervisionati da potenziali lettori in erba), scanditi da paragrafi interni di poche righe, l'impiego di un carattere tipografico ad alta leggibilità, l'uso di una carta che non...spara e, soprattutto, la costruzione di una 'scuderia' di autori ricorrenti in catalogo credo sia la scelta vincente per consolidare la fiducia verso una casa editrice e -soprattutto- verso la pratica del leggere da parte di lettori alle prime armi e un pochino più incerti.
157 grammi da mettere nella valigia delle vacanze per soli 8 euro.
Carla
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