MOMENTI DI GLORIA
La gara delle
coccinelle, Amy Nielander
Terre di Mezzo 2016
ILLUSTRATI
"Cosa significa
vincere, in fin dei conti? Per una piccola coccinella grigio cenere
significa tagliare il traguardo con tutta la squadra, padre
compreso."
(Book
Announcement by Pomegranate Kids)
Libro
senza parole che lascia senza parole.
E'
difficile provare a raccontarlo con le parole. Tento, con parole mie.
Linea
di partenza. Tutte le coccinelle, centinaia, una diversa dall'altra
per colore, per misura e per puntinatura sulle elitre, sono lì che
premono per partire. Scatta il via e la moltitudine sciama al di là
della linea. In pole position, affiancate, ci sono due coccinelle
grigio cenere: una più grande e una più piccola. Di lì a poco, la
piccola coccinella grigio cenere scatta in avanti.
E' decisamente più
veloce delle altre che distanzia di un bel po', anche perché a circa
metà del percorso apre le elitre e decolla. La coccinella grigio
cenere più grande, invece, via via perde terreno e viene superata
dalla moltitudine colorata. Le coccinelle che sono tra le prime file
aprono le elitre e imitano la piccola grigia, mentre nelle retrovie
tutte continuano a rimanere con le zampe per terra.
A
metà del percorso accade l'incredibile, ovvero tutte le coccinelle
colorate vengono letteralmente risucchiate dal taglio della pagina e
scompaiono alla vista. La piccola grigia che, evidentemente, ha
superato volando la pericolosa faglia prosegue in solitario verso il
traguardo. Nel frattempo anche la grande grigia, buona ultima e
distanziatissima, viene inghiottita anch'essa dal limite della
pagina.
A
questo punto la piccola grigia si gira e capisce di essere rimasta
sola, al comando.
Ed
ecco che accade il secondo (e non ultimo) fatto del tutto
inaspettato...
Che
libro! Che libro! Che libro! Tre volte almeno per i suoi tre valori
principali che mi pare doveroso riconoscergli.
Bello,
intelligente, poetico.
La
prima cosa che colpisce è la cura formale che gli ha dedicato Amy Nielander, al suo primo albo. La sua formazione da designer affiora in ogni dettaglio:
centinaia di coccinelle, disegnate con precisione assoluta, tanto che
ognuna di esse ha sul foglio l'esatta misura reale. Il secondo
elemento è il punto di osservazione, zenitale rispetto alla pagina.
Tutte disegnate in scala 1:1, le coccinelle creano una macchia di
colore che attraversa il foglio, che da questo viene 'mangiata', per
poi ricomparire in forme geometriche che, come in una stop motion,
ricordano le figure stupefacenti che fanno gli stormi di storni nei
cieli delle città o le riprese dall'elicottero che sorvola le grandi
maratone, a NYC in primis.
L'effetto
visivo è stupefacente e permette all'occhio di 'muoversi' da una
visione d'insieme, che altro non è che una forma geometrica
multicolore costruita da molti puntini diversi, coleotteri come
pixel, a una visione del dettaglio in cui ogni livrea raffigura caso
a sé (d'altronde le coccinelle si suddividono in più di 6000 specie
diverse).
L'intelligenza,
suo secondo pregio, risiede ovviamente nelle idee che il libro
contiene. Per prima cosa l'effetto sorpresa che esso crea nel lettore
quando dal piano 'narrativo', ovvero dal racconto senza parole di una
gara tra piccoli insetti, si passa ad un linguaggio che si occupa
della forma. Della forma del libro in sé. Il salto non è da poco e
inevitabile è il rimando a Suzy Lee e al suo libro La
trilogia del limite.
Un
libro aperto, con due pagine affiancate, crea di fatto un unico
spazio che però al suo interno ha un taglio, creato dalla cucitura.
Scrive testualmente Suzy Lee "il lettore tende a
ignorare la piega centrale della rilegatura durante la lettura.
Esiste una regola non scritta nell'editoria, che afferma che l'autore
di libri illustrati dovrebbe evitare di disegnare al centro della
doppia pagina per non ostacolare la lettura. Cosa succede se questa
regola viene ignorata?"
Ecco,
ne La gara delle coccinelle,
si vede una delle cose che possono succedere (altre sono visibili
nella Voliera d'oro o in Di qui non si passa Martins-Carvalho, e -ovviamente- in
molti dei libri della stessa Lee). A questo si aggiunga la scelta di
Amy Nielander di accentuare ancora di più il limite fisico del
libro, mettendo partenza e traguardo, a poco più di un centimetro
dal taglio delle pagine a sinistra e a destra. Lo spazio è misurato e tutto torna.
La
sorpresa che genera un salto del genere tra linguaggi non può che
essere apprezzabile per tenere accesa la mente del lettore e non
fargli mai dimenticare che il libro, il picture book in particolare,
è nel contempo un contenitore di storie, ma anche un oggetto in sé
con limiti e confini, che possono diventare potenzialità, in
costante dialogo con la narrazione stessa.
La
seconda grande idea sta nella storia in sé, ovvero nella sua
trasposizione 'simbolica' di una gara. Nella fattispecie, tra coleotteri.
E qui si innescano una serie di domande su cosa significhi
gareggiare, sul senso che può avere fare una cosa 'diversa' da
quella che gli altri aspettano, cosa significa davvero vincere?
Insomma, temi non di poco conto.
E il fatto che il libro sia senza
parole, facilita enormemente la discussione che mi piacerebbe fare con i
bambini, perché loro saranno costretti a dare delle immagini una
lettura del tutto personale e di conseguenza frutto di un pensiero
preliminare. In questo mette radici il terzo elemento di valore del
libro, ovvero la risposta, una su tante, che Amy Nielander dà alle
domande che il tema ha posto. Risposta che è piena di poesia.
Racconta
la stessa autrice che la scintilla iniziale l'ha avuta durante una
gara di 5 km che lei ha fatto con suo marito. Quest'ultimo, abile e
allenato corridore, avrebbe potuto lanciarsi in avanti per
distanziare i suoi avversari, ma invece ha scelto di non allontanarsi
dalla sua compagna e adattarsi a correre al passo di lei per
sostenerla. E lo ha fatto proprio in nome di un preciso valore: loro
due insieme erano una squadra. Da qui si è sviluppata l'idea di un
libro che celebrasse il grande valore che si nasconde dietro a quel
gesto.
Da
qui il senso ultimo del libro: poetico e, per questo, universale.
Carla
Nessun commento:
Posta un commento