giovedì 10 marzo 2016

FAMMI UNA DOMANDA!


AUTORITRATTI A SCELTA


Nella categoria dei libri-da-fare, che comprendono tutti quei libri che richiedono la manipolazione creativa da parte del lettore, spiccano i libri dedicati alla storia dell'arte, che tentano di insegnarla attraverso spunti e attività di diverso tipo.
Sicuramente ricorderete, ad esempio, la collana Pippo, di Topipittori, ma ci sono stati altri esempi di didattica tradotta in libri da colorare, tagliare, completare.
Di Patricia Geis abbiamo già parlato qui; oggi di questa autrice vi propongo un interessante e colto libro-da-fare, mi auguro il primo di una collana: Quaderni d'artista. Autoritratti, pubblicato da Franco Cosimo Panini.


Come dice il titolo, si tratta di una carrellata di autoritratti d'autore, che spaziano da van Eyck a Vik Muniz, praticamente fino ai giorni nostri.
A ogni autoritratto, che varia moltissimo per tecniche, stile, ambientazione e, potremmo dire, filosofia, si affianca una pagina con uno sfondo preimpostato e qualche elemento che possano aiutare il giovane artista nel farsi un autoritratto nello stile di.
Per ogni opera ci sono poche e sagge righe di spiegazione, perché il maggior lavoro lo deve fare l'occhio, lo spirito di osservazione, la capacità di immedesimarsi nel quadro. Facoltà di cui abbondano i bambini e le bambine, quelli che non si nutrono solamente di cartoni animati televisivi.


Abbiamo, per esempio, un invitante specchio vuoto in cui disegnare la nostra immagine riflessa, o un cappello che sembra volteggiare sul nulla, affiancato all'autoritratto di van Gogh. E poi seguono molti altri artisti, da Frida Kahlo a Rembrandt, da Tamara de Lempicka a Marcel Duchamp.
Come si vede è un'idea stimolante, creativa, dotata, tra l'altro, di materiale di ottima qualità, bella carta che consente gli strapazzi degli esperimenti artistici. Chiudono il volume altri fogli utilizzabili come sfondi o per collage.
Davvero un bel libro, intelligente, capace di stimolare le già vulcaniche menti degli artisti più giovani, a partire dai sette, otto anni. Da questi esperimenti può nascere di desiderio di saperne di più, di andare a vedere dal vivo, di sperimentare altre tecniche o di inventarne di proprie. E' il pregio maggiore di questo genere di libro, che può aprire percorsi infiniti.


Ci si possono divertire anche i grandi, ricomponendo, nello stesso tempo, la carrellata di ricordi di un museo virtuale.
Buon divertimento, dunque, a tutte e a tutti.
Eleonora

“Quaderni d'artista. Autoritratti”, P. Geis, Franco Cosimo Panini 2016




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