venerdì 28 ottobre 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

LUNA DI FORMAGGIO


Lo scoiattolo e la luna, di Sebastian Meschenmoser, è un albo illustrato che potrebbe passare quasi inosservato, nella ressa di albi dalle copertine spettacolari che affollano i banchi delle librerie in vista del natale. Ma, come si sa, l'apparenza inganna e qui abbiamo uno scrigno di tesori ben celati. C'è una storia, ed è quella di uno scoiattolo ansioso, soverchiato dai sensi di colpa. 


Si vede catapultare sul ramo una grossa 'luna' gialla e lui già si vede incarcerato insieme a un galeotto amante del cucito, in una cella accessoriata a misura di scoiattolo.
Deve liberarsi di quella 'luna' ingombrante e si dà da fare a più non posso: spinge, tira e proprio mentre si ferma a prendere fiato, ecco che il ramo si pezza, facendo cadere l'ingombrante oggetto sulla schiena di un povero riccio. 


Oh, la faccenda si complica, i due malcapitati non sanno proprio come fare; per fortuna arriva un caprone , che, armato di corna e di testosterone, infilza baldanzoso la 'luna'. Ma quanto a liberarsene è tutta un'altra storia; anche il caprone si agita di qua e di là, fino a rimanere incastrato nel tronco di un albero. Ora per davvero la questione pare giunta a un punto morto, mentre lo scoiattolo continua a temere le terribili conseguenze della sparizione della 'luna'. 
 

Quando tutto sembra perduto, ecco arrivare uno sciame di insetti e un nutrito gruppo di topi che alacremente cominciano a mangiarsi l'astro, fino a riempirsi le pance. Della rotondità originale è rimasto in realtà solo uno spicchio: lo scoiattolo già si immagina in cella, insieme al riccio, al caprone e al galeotto sarto.


Bisogna escogitare qualcosa: ed eccoli tutti, attaccati l'uno all'altro, costruire una bella fionda per rimandare la luna lì da dove è venuta. I tre amici possono contemplarla in tutta tranquillità.
Questa è la storia, ma c'è un antefatto e un breve seguito, nascosto nella contro copertina e nel finale, che inquadra gli eventi da un altro punto di vista, molto più realistico, e credo che in molti l'abbiano già intuito. L'autore, che immagino animato da grande senso dell'umorismo, gioca con il lettore, confidando nella consuetudine di iniziare la lettura partendo dal titolo e poi a seguire. Per capire la storia, o per darne una diversa interpretazione, bisogna tornare indietro e chiedersi che ci stanno a fare lì un uomo, un bambino e un carretto pieno di forme di giallo formaggio. Già questo mescolamento di carte vale tutto il libro, ma non basta; è magistrale il personaggio dello scoiattolo, ansioso e preoccupato oltre ogni dire dalle conseguenze delle sue azioni; nemmeno per un momento si ferma a pensare cosa sia realmente quella cosa tonda, è la luna e basta, e qualcuno sicuramente la vorrà indietro e se la prenderà con lo scoiattolo se non la troverà al suo posto. 


Ma altrettanto divertente il personaggio del caprone, che prima di pensare, fa, cioè prende a cornate quello che lo ostacola. Di caproni così, quanti se ne incontrano...E poi le cupe fantasie dello scoiattolo colpevole a prescindere, questi quadretti rigorosamente grigi quanto può essere triste e grigia la vita di uno scoiattolo galeotto. Ciascun soggetto è ritratto con precisione naturalistica, ma nello stesso tempo è portatore di espressioni ed umori squisitamente umani; d'altra parte, Meschenmoser è un illustratore di rango, premiato a Bologna nel 2015.
In conclusione, considero la lettura di questo illustrato quasi obbligatoria, per bambine e bambini dai sei anni in poi, ma consigliatissimo anche agli adulti.



Eleonora

“Lo scoiattolo e la luna”, S. Meschenmoser, Il Castoro 2016


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