QUANDO I COCCODRILLI RUGLIANO
Il fiume dei coccodrilli,
Gustavo Roldán (trad. Marta Corsi)
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"'Senza alcun dubbio, questo è
il miglior posto per un coccodrillo.' Disse il coccodrillo capo,
lasciandosi cullare dall'acqua.
All'improvviso, nella macchia, si
udirono passi pesanti.
Un uomo vestito di rosso si fece
largo in direzione dei coccodrilli.
'Buonasera, coccodrillo' disse
l'uomo vestito di rosso.
'Buonasera a lei' rispose il
coccodrillo capo.
'cosa la porta qui?'"
Ecco appunto. Che
cosa lo ha portato lì? La domanda è lecita, considerato che che i
fiumi infestati di coccodrilli non sono luoghi ameni per l'uomo.
Tuttavia qualcosa
di veramente importante ha condotto l'uomo vestito di rosso a recarsi
sulla rive di questo pericoloso corso d'acqua: ne è appena diventato
il proprietario. Con sicurezza lo comunica al coccodrillo,
sventolandogli davanti al naso la carta che lo prova. Il coccodrillo,
imperturbabile, dalla sua ha il fatto di non saper leggere. L'omino
rosso con voce stentorea glielo recita: l'ha acquistato con denaro
contante e sonante e quindi il fiume è suo. A riprova di ciò mostra
una fialetta di acqua consegnatagli quel giorno stesso dall'agenzia.
Il coccodrillo l'annusa e stabilisce che essa è simile, ma non la
stessa, forte del fatto che l'acqua scorre di continuo...
La
pedanteria dell'uomo che rivendica la sua proprietà però irrita il
coccodrillo, a tal punto che tra i cespugli, lontano dell'occhio
indiscreto del lettore, si compie il triste destino di quell'uomo che
a tutti costi voleva il fiume dei coccodrilli per sé.
Piccolo, poteva
sfuggire tra i molti libri esposti negli stand della fiera. Ma quel
nero che satura la copertina e quel verde coccodrillo che punta i
suoi occhi verso il lettore sono un richiamo irresistibile. Almeno
per me.
Che un coccodrillo
sia cattivo è nell'ordine delle cose, ma che sia contemporaneamente
cattivo e affettato nei modi, a mio parere, fa già la differenza tra
gli altri milioni di coccodrilli che abitano nei libri per
l'infanzia.
Un secondo
discrimine sta nell'idea di fondo: ovvero il punto di avvio dato
dall'acquisto di qualcosa che si muove in continuazione, che non è
mai uguale a se stessa: l'acqua, l'acqua di un fiume che, per
definizione, è acqua che passa. Lentamente ma inesorabilmente mi
affeziono alla storia.
Da qui, a grappolo,
si snocciolano una serie di esilaranti siparietti tra il coccodrillo
e l'uomo vestito di rosso. Il primo riguarda la non remota
possibilità che l'uomo sia stato truffato, il secondo si centra
sull'ampolla con l'acqua di fiume che diventa la prova regina del
fatto che il fiume venduto non è più quello attuale, il terzo è
una succinta lezione di fisica dei solidi e anche dei liquidi, il
quarto ha il merito di essere un piacevole divertissement
linguistico e il quinto assume un vago sentore di sermone
ambientalista ed ecologico.
E poi arriva lui,
quel 'rugliare' che non ti aspetti e che ti incolla definitivamente
al libro e alla storia che contiene: "E poi i coccodrilli
rugliarono e diedero un colpo di coda sull'acqua..."
Rugliare è il verbo perfetto.
Arrivo, contenta,
fino in fondo alla storia e spero che il libro non mi deluda con un
finale buonista in cui tutto si risistema.
Non mi delude,
anzi, mi pare dia lui un bel colpo di coda nell'ultima pagina.
Lasciamo i fiumi ai
coccodrilli che li abitano! E non facciamo prigionieri...
Secondo libro
italiano per Roldán, già apprezzatissimo nella storia del Signor G,
il quale, al contrario dell'uomo vestito di rosso, nonostante la vaga
somiglianza, ha una coscienza e un rispetto della natura circostante
ben diversa. Il Signor G vive in armonia con il mondo.
Al contrario, in
questo secondo e felice piccolo racconto di Roldán c'è un graffio,
generato però da un ottimo motivo: non tutto al mondo può essere
comprato o venduto.
E mi permetto di
aggiungere: spesso essere fermi, al limite della brutalità, su
alcuni principi fondamentali, dà sempre i suoi frutti.
Soprattutto se i
frutti sono la Bellezza
Carla
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