Breve storia lacrimevole e piena di grandi speranze di un gruppo di biscotti viaggiatori - Questo è un blog che parla di libri e di cucina e non di fatti personali. Tuttavia ogni tanto, pezzettini erratici delle nostre vite private, emergono qua e là nei post. Questa è una di quelle volte.
Da dieci minuti Margherita, la giovane studiosa che ho per figlia, è partita per Bologna dove domani comincia la sua università, a Chimica.
Sono stata brava, non ho pianto davanti a lei.
Non mi sono commossa quando qualche giorno fa mi ha chiesto una lista di titoli di libri che io reputo fondamentale che lei legga e le ho messo in mano Grandi Speranze e Sistema Periodico (mi parevano entrambi di buon auspicio oltre che meravigliosi). Imbambolata, ma sorridente, sono stata quasi tutta la mattina a vedere come riempiva di 'mappine' (straccetti, in dialetto napoletano: così a casa nostra chiamiamo i vestiti) e pezzetti della sua camera le molte borse e borsoni, sparsi sul pavimento della sua camera. Di nuovo senza perdere il controllo, l'ho aiutata a caricare le 4 valigie e 3 zaini in macchina. L'ho abbracciata e le ho sussurrato ancora con voce ferma che è stato davvero un piacere averla conosciuta (ma potrei aggiungere che è stato un piacere averla avuta come figlia, averla cresciuta, averla frequentata, averla vista crescere....)
Mi sono girata e sono tornata verso casa e, solo allora, due goccioloni caldi caldi mi hanno attraversato le guance, cadendo sull'asfalto. Piano, in silenzio. Non ho mosso neanche le spalle. Nessuno se ne è accorto, dietro di me.
Spero.
Tra i mille bagagli con cui ho caricato la macchina che la sta portando a Bologna, c'era anche un sacchetto di carta contenente pacchetti separati con biscotti diversi che ho prodotto nelle ultime serate per tutte quelle persone che ci sono state vicino e ci hanno dato una mano in questi ultimi tempi difficili di trasferimento da una città all'altra (alludo soprattutto alla faticosa ricerca di una casa).
C'erano biscotti per i nostri cari Laura e Fabrizio. C'erano biscotti per Giordana e c'erano biscotti per 'la Giulia'. Loro sono stati gli unici a dirci sì in un mare di 'no, mi dispiace'.
Qui di seguito la ricetta dei frollini alle noci che sono toccati in sorte a Giordana.
Ingredienti
100 gr di gherigli di noci
90 gr di burro a temperatura ambiente
60 gr di zucchero di canna non raffinato
qualche goccia di essenza di vaniglia
125 gr farina bianca 00
un cucchiaino di lievito
zucchero a velo per ricoprirli
Scaldate il forno a 130° quindi metteteci i gherigli per una decina di minuti perché si tostino un po'. Tolti dal forno, sminuzzatene la metà, mentre l'altra metà la tritate finemente con il mixer. Montate con un frullatore, o a mano faticando molto, il burro con lo zucchero e le gocce di vaniglia: deve diventare un composto soffice. incorporate quindi le noci, poi unite la farina con il lievito amalgamando con delicatezza. Con il composto, molto oleoso (con burro e noci non si scherza) e morbido fate delle palline della grandezza di una piccola noce (se vi inumidite le mani viene più facilmente). In questa fase della lavorazione, la vera difficoltà è resistere alla tentazione di mangiarsi tutto il composto ancora crudo...
Fatte le palline, disponetele a una certa distanza l'una dall'altra (perché un po' gonfiano e si allargano) sulla leccarda del forno.
Fate cuocere per 30 minuti circa, tenendo presente che devono restare un po' morbidi nella loro parte centrale.
Da cotti e caldi (maneggiateli con estrema cura, perché si sbriciolano anche con il solo sguardo), metteteli su una graticella affinché si raffreddino, quindi spolverateli con lo zucchero a velo.
Sono in assoluto i miei biscotti preferiti, ma vanno mangiati con parsimonia. Viste le tracce che lasciano le briciole cadute su un foglio di carta (mi riferisco alla pagina del libro da cui questa ricetta proviene: Isidora Popović, Al forno. Ricette biologiche per dolci e torte salate, Logos 2010), vi sconsiglio vivamente di mangiarli leggendo un libro che non sia vostro e che dobbiate restituire in buone condizioni.
Fate i biscotti, ma fate anche un po' il tifo per la piccola/enorme Margherita da oggi in cammino!
Carla
Nessun commento:
Posta un commento