lunedì 26 settembre 2011

NOTIZIE DOLCI E SALATE DA GRANADA


Sono tornata da Granada dove ho trascorso tre giorni bellissimi con mia sorella Maria (vedi post del 10 agosto: Viva Maria! E viva la caponata!). Ho riportato dal viaggio un frutto che non conoscevo e che viene coltivato in alcune località costiere della provincia di Granada e di Malaga: la chirimoya. Ho fotografato due frutti a Roma e in effetti risentono molto del viaggio in aereo, sono un po’ ammaccati e il colore originario é un verde salvia senza alcuna sfumatura marrone come invece si vede nella foto.



La chirimoya ha origine sulle montagne del Perù e dell’Ecuador dove cresce spontaneamente. Ho trovato anche la foto di un vaso di ceramica a forma di questo frutto che risale alla cultura precolombiana Chavín ed è conservato nel Museo chileno de arte precolombino di Santiago del Cile (qui trovate la scheda del museo con tutte le informazioni al riguardo (http://www.precolombino.cl/mods/coleccion/pieza.php?id=569#74).



I conquistatori spagnoli lo chiamarono manjar blanco per il colore della sua polpa molto dolce, cremosa, con un gusto che ricorda la pera e la banana. Fu introdotto in Spagna nei secoli XVI e XVII, anche se solo nel XIX e XX secolo se ne iniziò la coltivazione per il commercio. Oggi ha addirittura il marchio DOP: Chirimoya de la Costa tropical de Granada-Málaga.

Lunedì ho aiutato Maria nel suo locale e ho riportato in Italia per tutti quanti la ricetta degli sformatini di melanzane.
Per 6 stampini di 9 cm di diametro e 6 cm di altezza:

2 melanzane medie del tipo allungato
1 peperone rosso
2 uova
capperi
basilico
aglio
prezzemolo
latte
olio extravergine di oliva
sale

Tagliate a dadini le melanzane.
Spellate il peperone dopo averlo passato in forno caldo per venti minuti; tagliatelo a quadratini e fate saltare in padella con un filo d’olio aromatizzato da uno spicchio d’aglio la dadolata di verdure.
Sbattete le uova con un pochino di latte e unitele velocemente alle verdure ottenendo così un insieme cremoso.
Imburrate gli stampini, mettete sul fondo due o tre foglie di basilico; riempiteli e immergeteli in un bagnomaria caldo. Infornate a 200° per un quarto d’ora.
Nel frattempo preparate la salsa di accompagnamento frullando tre grossi ciuffi di prezzemolo, tre manciate di capperi e mezzo bicchiere di olio.
Una volta cotti gli sformati, fateli raffreddare per almeno dieci minuti e poi capovolgeteli e conditeli con la salsa.
Eccoli, sono già in vetrina con un delizioso cappellino rosso

Lulli

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