sabato 17 settembre 2011

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


CON OCCHI SFAVILLANTI

LA SEDIA BLU, Claude Boujon
Babalibri, 2011

ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"«E' una sedia», disse Bruscolo.
«E' una sedia blu», precisò Botolo....che subito la fece diventare un rifugio. «Mi piacciono molto le sedie», dichiarò. «Ci si può nascondere sotto.»"

In un deserto, molto deserto, che riempie con la sua sabbia giallina l'intero libro, quasi all'orizzonte si intravede una macchia turchese. Voi avreste resistito alla tentazione di andare a vedere? Loro, no. Due canidi, Botolo, color Pluto (un tono di marrone che non ho mai visto addosso a nessun cane vero), amante della precisione, e Bruscolo, nero e longilineo, vanno a vedere cos'è. E' una sedia, una sedia turchese (se preferite, color uovo di pettirosso: anche a me piace la precisione).
Una sedia, dimostrano i due amici, può essere molte cose: rifugio, barca, scrivania, camion dei pompieri...basta guardarla con occhi giusti. Il camelide che sopraggiunge, con occhi non proprio sfavillanti, nella sedia vede solo una sedia e quindi...ci si siede. E Bum! Patatrac. Fine del gioco.

Il mondo è fatto così: realisti e sognatori. I realisti vedono il mondo come è, i sognatori come potrebbe essere. I realisti vedono le cose vicine, i sognatori guardano all'orizzonte.
I realisti si siedono su una sedia, i sognatori la tengono in equilibrio sulla punta del naso.
Immaginare, avere gli occhi giusti per saper immaginare, è prerogativa dei più piccoli. Ma, permettetemi di dire che conosco un buon numero di adulti che quello sguardo particolare non lo hanno mai perso. E' la loro capacità di vedere al di là delle cose che li rende speciali.
Un libro bellissimo che mi pare sintesi perfetta dell'idea di immaginazione.
Con pochissimi elementi, pochissimi colori, pochissimi tratti, pochissimi personaggi Claude Bounjon riesce a raccontare l'universale.
Munari (ecco, lui è uno di quegli adulti cui alludevo prima) diceva che complicare è facile, semplificare è difficile. Concordo. Questo libro è un capolavoro di semplicità.
Ma siccome io penso, come Bruscolo e Botolo, che una sedia non sia solo una sedia e che un libro non sia solo un libro, mi preme dirvi che La sedia blu racconta bene anche la storia di questo blog: due sognatrici (alle quali se ne è aggiunta una terza) che decidono di giocare seriamente con ciò che incontrano sul loro cammino, con sé stesse, con gli altri, con le cose che amano e magari anche, un giorno chissà, con una sedia turchese, ma - possibilmente - sempre a debita distanza dai camelidi.
A tutti i bambini cui leggerò questo albo, suggerirò di rimanere come Bruscolo e Botolo e di usare sedie e tavoli come rifugi, casette o piste di atterraggio, temporaneo.

Breve postilla dolorosa e speranzosa: Claude Bounjon è morto nel 1995 - e qui è l'aspetto doloroso - ma in Italia sono ancora pochi i suoi libri pubblicati (con Babalibri Il litigio, Povera Gelsomina, Le minestre magiche, Buon appetito, Signor Coniglio: www.babalibri.it), ma in Francia con L'ecole des loisirs (www.ecoledesloisirs.fr) sono addirittura 29 - e qui è l'aspetto speranzoso...

carla

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