REGALALO A ME!
IL LIBRO DEI REGALI STRAORDINARI,
Nathalie Choux, Elisa Géhin, Mandana Sadat, Rémi Saillard
Giralangolo, 2011
ILLUSTRATI PER PICCOLI, MEDI e GRANDI (dai 5 anni)
Un passaggio segreto che si adatta a qualunque muro [...]
Un serpente gentile, ma che fa paura a tutti fuorché a te [...]
Un cuoco-robot che sa fare delle buonissime patatine fritte [...]
Un buco....
Su quarantacinque regali straordinari in offerta, sono pochissimi quelli per cui non mi sbraccerei per averli: non mi interessa avere una bacchetta da direttore d'orchestra per dirigere un coro di uccellini. Non vorrei possedere neppure una chitarra che suona il rumore del temporale, i tuoni e i fulmini...perché ho paura dei temporali. Rinuncio volentieri anche al biglietto per la giostra valido tutta la vita, mi gira la testa già al solo pensarci.
Per tutti gli altri quarantadue regali, farei follie per riceverli un giorno in dono.
In questo bel librone quadrato, dalle pagine piene di colori che vedono alternarsi citazioni di oggetti imperdibili a immagini divertenti che li illustrano, regna l'allegria.
Sono travolgenti i colori e sono travolgenti le idee che si nascondono dietro ogni regalo. Ed è per questo che riesco a immaginarne una lettura ad alta, ma forse sarebbe meglio dire, ad altissima voce, come farebbe un imbonitore in una fiera di paese, davanti a ragazzini entusiasti all'idea di poter possedere almeno una decina di questi fantastici oggetti.
La cosa curiosa che capita a chi lo sfoglia è che fin dal primo minuto ci si fa trasportare felicemente, senza opporre alcuna resistenza, in questo rutilante gioco dell'assurdo. Già al secondo o al terzo regalo tutti si illudono di concorrere realmente all'estrazione di quel dato oggetto....
All'atto di tirare fuori da un sacco immaginario un walkie-talkie per parlare con gli extraterrestri, oppure mille vestiti da tutti i paesi del mondo per la tua bambola preferita, tutti direbbero: questo, ti prego, regalalo a me! Non ne posso proprio fare a meno!
La sua bellezza sta nell'essere seriamente assurdo, come sanno essere seriamente assurdi i ragazzini. Ed è per questo che penso che questo libro sia stato scritto prendendo spunto da gigantesche idee nate in teste piccoline. Se così non è stato, allora faccio qui pubblicamente i miei complimenti agli autori che, sebbene grandicelli, hanno saputo - circostanza rara - ascoltare e interpretare così bene il bambino-pensiero.
Questo libro, a mio parere, appartiene alla categoria dei libri che non finiscono mai, o, se preferite, alla categoria dei libri-trampolino: ovvero è uno di quei libri che, dopo esser stati letti, ti lanciano altrove nella loro continua azione di stimolo dell'immaginazione.
Per divertirsi basta avere un cervello elastico, attivo e ben disposto verso il sogno, insomma un cervello ancora bambino. Chi non lo ha più, non sa cosa si perde...delle ali per volare e delle pinne per nuotare come i pesci!
Carla
noterella a margine: la casa editrice Giralangolo (www.giralangolo.it) già nel 2010 aveva pubblicato un libro che aveva gusto analogo e raccontava il mondo in modo altrettanto folle e pirotecnico. Il libro con le greguerías di Ramòn Gòmez de la Serna, I bambini cercano di tirarsi fuori le idee dal naso, al pari di questo, ha ben poco a che fare con la realtà, ma è divertentissimo.
noterella a margine: la casa editrice Giralangolo (www.giralangolo.it) già nel 2010 aveva pubblicato un libro che aveva gusto analogo e raccontava il mondo in modo altrettanto folle e pirotecnico. Il libro con le greguerías di Ramòn Gòmez de la Serna, I bambini cercano di tirarsi fuori le idee dal naso, al pari di questo, ha ben poco a che fare con la realtà, ma è divertentissimo.
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