sabato 19 novembre 2011

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

UN ORSO SU CUI CONTARE

MATILDE E ORSO, Jan Ormerod, Freya Blackwood
LO Officina Libraria, 2011

ILLUSTRATO per PICCOLI (dai 4 anni)

"'Voglio soltanto del tè', dice Matilde.
'Non troppo caldo, non tropppo zuccherato,
nella mia, miissima tazza,
seduta sulla miissima sedia.
E non voglio che nessun altro ci si sieda!'"

Questo è il tono perentorio con cui di solito la piccola Matilde si rivolge al grande orso che si prende cura di lei.
Matilde è una bimbetta biondina, carina, con le guance e le ginocchia rubizze, piuttosto esigente, talvolta bizzosa, un tantino permalosa, ma sempre molto intraprendente e sicura di sé. Con lei vive Orso, grande, accogliente, affettuoso e premuroso. Per quanto si dimostra sempre gentile con lei, parrebbe proprio essere un buon papà alle prese con la sua piccolina.
Matilde, in questo libro dal sapore di altri tempi, è alle prese con cinque brevi avventure che le capitano nel corso di una bella giornata e Orso ne è il coprotagonista: una gita in bici, una merenda, il racconto della sera.
Nonostante Matilde appaia davvero un po' troppo viziata, è impossibile non guardarla con tenerezza nei suoi tentativi talvolta un po' goffi di prendere la vita con grinta. Il suo obiettivo principale è quello di affrontare ogni cosa con cipiglio fiero e con sicurezza di sé. E se questa non le basta, perché lei è ancora piccolina, prende in prestito la forza degli altri, nel suo caso si affida all'Orso su cui è certa di poter sempre contare.
Matilde mi pare assimilabile a quei cuccioli di animali feroci, tigri, leoni o lupi che, con i propri genitori, si permettono morsi, giochi o scherzi che se fossero fatti da altri non sarebbero mai tollerati, ma che fatti da loro hanno il sapore di esercizi e prove utili e necessarie per poi poter affrontare, da adulti, la vita vera. In quel caso come in questo, i genitori sono la loro palestra di allenamento.
Ed è per questa ragione che la disponibilità apparentemente inesauribile di Orso non mi pare quella di un genitore che vizia la propria bambina, ma quella di un genitore che ne asseconda desideri ed entusiasmi per costruirne sicurezze e per farle capire che nella difficoltà su di lui potrà sempre contare. 


Mi rendo conto che il discrimine tra le due tipologie di genitori talvolta appaia molto sottile, ma sono convinta che ci sia e che faccia la differenza.
Matilde e l'orso è un libro molto classico, tanto nel disegno, quanto nell'impostazione generale che ricorda per ambientazione i libri di Beatrix Potter con Peter Coniglio e le altre famiglie di animali e per disegno le prime tavole di Lisbeth Zwerger. Colori tenui, acquerello, sfumato tratto a matita per raccontare un mondo anglosassone (in realtà australiano, vista la prima edizione) fatto di teiere, biciclette con il panierino, casette con giardini fioriti, vestitini a pois e pagliaccetti, vasetti di fiori e ritratti di famiglia alle pareti e soprattutto tanta quiete.

Carla

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