lunedì 23 aprile 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL PESCE CONSAPEVOLE

IL MARE, Marianne Dubuc
LO Officina Libraria, 2012

ILLUSTRATO PER PICCOLI (dai 4 anni)

Un pesce rosso nuota nella sua boccia di vetro. 


Un gatto bianco e nero dai grandi occhi tondi e dal naso pendulo è in arrivo. Questi sono i due protagonisti la cui conoscenza avviene in una camera vuota con la finestra aperta. La zampa nell'acqua e un sorrisetto che si stampa sul muso del gatto fanno presumere il peggio per il pesce. Invece qui ha inizio un lungo percorso, a metà tra una fuga e un viaggio, puntellato di cose interessanti, la prima delle quali vede le pinnette del pesce allungarsi a tal punto da diventare ali. Ali che lo conducono fuori dalla boccia, fuori dalla finestra, sui tetti, tra i panni di un bucato, in un bosco pieno di uccelli, sulla luna, in una grotta. Dietro di lui, l'infaticabile gatto, che non si capisce se lo stia inseguendo o se, insieme o grazie al pesce, stia conoscendo il mondo. Il viaggio si conclude con una separazione: il pesce finalmente si tuffa nel mare, il gatto se ne guarda bene. A lui non resta che godersi dal molo un bel tramonto...


Libro senza parole che lascia, come spesso accade in questo tipo di libri, molti diversi percorsi interpretativi. Sa da un lato pare evidente che il pesce sia in fuga dagli artigli del gatto che vorrebbe mangiarlo, dall'altro, visto il rocambolesco giro che li porta addirittura sulla luna, il loro inseguirsi assume i connotati di un vero e proprio viaggio avventuroso. Se il pesce è in fuga, il gatto andandogli dietro scopre con rinnovato stupore un sacco di belle cose: passeggiare sui tetti o tra i fili del bucato, andar a caccia di pesci e ritrovarsi con piume di un uccello sul naso, camminare sulle stelle e da queste farsi portare sulla luna, fare l'autostop a una stella cometa per raggiungere di nuovo la terra. Lo sguardo sempre un po' stupefatto del gatto mi fa leggere la storia più come un'avventura e come una presa d'atto che girando tante cose strane ti possano capitare. La fuga verso la libertà da parte del pesce per il suo inseguitore diventa quindi esperienza formativa. E resta da chiedersi se il pesce ne sia in qualche misura consapevole.
Marianne Dubuc, questa giovane autrice canadese, conferma ancora una volta di avere buone idee e una matita molto felice. Ci aveva fatto divertire con il suo Il carnevale degli animali (La Margherita, 2011), in cui gli improbabili travestimenti degli animali erano fulminanti e coloratissimi. Qui invece il libro è rigorosamente in bianco e nero, ad accezione di pesce e uccelli nel bosco, che spiccano per un bel rosso acceso. Tutto rigorosamente disegnato e colorato a pastello, come potrebbe fare un bambino in un giorno di pioggia, il libro ha il suo appeal nella semplicità, nell'ingenuità e e nella freschezza del tratto, davvero molto vicino e assimilabile a quello di un talentuoso bambino disegnatore, ma anche nelle sempre diverse soluzioni che la Dubuc escogita per dare profondità alla pagine, e penso a quella con il bosco, a quelle con il cielo stellato o quella con la grotta.



Carla 

Noterella al margine. Ma guarda che bella società che hanno messo su gatto e pesce! Senza l'uno l'altro si sarebbe dovuto accontentare di una boccia di vetro dove girare in tondo per tutta la vita. E senza l'altro, l'uno sarebbe ingrassato a croccantini e il suo mondo sarebbe stato il divano...

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