FRAGILE,
Fabrizio Casa
Sinnos,
2012
NARRATIVA
PER GRANDI (dai 13 anni)
"'È
un ragazzo chiuso. Non parla. Viene qui spesso, anche se, secondo me,
se ne vergogna. Che figura ci fa con gli amici? Qui non si predicano
i loro valori'. 'È come se indossasse sempre una maschera'. 'Qualche
volta sono riuscito a vederlo senza. Spesso quando si confessava. Un
vaso di cristallo in una ferramenta'."
Così
è Andrzej: fragile, forse. Di certo, diverso da ciò che lo
circonda: un vaso di cristallo è del tutto fuori luogo in un negozio
che vende bulloni e viti.
La
sua storia è presto detta. In una periferia degradata, in mezzo a
ragazzi più grandi di lui, senza scrupoli e con già un piede nella
malavita, per famiglia solo sua madre, ex ragazza polacca dal
passato molto doloroso, vive questo quindicenne di nome Andrzej che
coltiva il mito del fratello maggiore polacco che non ha neanche mai
visto e con lui pare condividere -a migliaia di chilometri di
distanza- una passione segreta: il rugby.
A
chi lo vede da fuori pare un tipo sicuro di sé. Questo pensa
all'inizio il sovrintendente Mitraglia che lo interroga perché
indiziato di una rapina a mano armata in un supermercato. Bastano
dieci minuti di domande e risposte perché tutto cambi ai suoi occhi
piuttosto esperti di umanità. Sebbene ogni circostanza paia
convergere per accusarlo, questo strano poliziotto e un parroco di
trincea, intuiscono che sotto quel piglio da duro c'è dell'altro.
Basta solo andare a vedere.
Dietro
un racconto poliziesco ben costruito, si nascondono così i due
Andrzej, l'Andrzej degli alveari e l'Andrzej del rugby. Il primo è
un ragazzo che pare già segnato da un destino di malaffare, quello
che ha tatuato il proprio nome seguito da f.d.p., quello che gira
con un tipo che tutti chiamano Cocaina. Il secondo Andrzej, invece,
frequenta la parrocchia, ama lo sport e il gioco di squadra. Ed è
proprio questo secondo ragazzo (che l'altro tiene ben nascosto) che
il poliziotto riesce a 'intravedere' nell'interrogatorio, ed è a
questo che tende la mano.
Terzo
titolo di Fabrizio Casa per la collana Zonafranca di Sinnos. Echi di
Pioggia sporca
(2011)
si ritrovano anche qui: atmosfere analoghe, contesti simili,
personaggi di grande impatto che attraversano entrambe le storie. Ma
in comune questi due titoli hanno soprattutto i loro potenziali
lettori. E mi riferisco a quei ragazzi più o meno coetanei di
Andrzej o di poco più piccoli di lui, che nei libri vanno cercando
storie che tengano desta la loro attenzione, che li inducano a
pensare, a parlare e a raccontarsi, in altre parole, libri in cui si
offra loro l'occasione di giocare con altri la propria partita. In
questo senso Fragile è un terreno ideale di incontro.
Carla
Noterella
al margine. Vi auguro di incontrare nelle vostre giornate più tristi
e fosche Jusy White, all'anagrafe Giuseppina Bianchi, per poter
scambiare con lei due parole così...sono certa che, dopo averle
parlato, il sorriso vi tornerà all'istante. Ogni
promessa è credito!
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