GIACOMINO
E LE GHIANDE, Tim
Bowley, Inés Vilpi
Kalandraka,
2012
ILLUSTRATI
PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Giacomino
piantò una ghianda, ma...prima che potesse crescere, uno scoiattolo
la dissotterrò e la nascose. Giacomino piantò una ghianda. Germinò,
germogliò, ma...un cavallo la calpestò e la schiacciò. Giacomino
piantò una ghianda. Germinò, germogliò, crebbe, ma..."
Ma
ogni volta arriva qualcuno e la ghianda del povero Giacomino ha un altro
destino e non riesce mai a diventare albero.
Giacomino
diventa grande piantando le sue ghiande, da bambino che era quando ha
piantato la prima, la seconda la pianta da ragazzino, la terza è un
bel giovanotto, finché quella che pianta da vecchio finalmente
riesce a diventare una grande quercia che ospita tra i suoi frondosi
rami molti uccelli e fa una grande ombra sotto cui Giacomino e i suoi
amici trovano il fresco nei giorni d'estate.
Da grande quercia qual è
nessuna capra può mangiarsela e nessun bambino può spezzare i suoi
fragili rami, perché i suoi rami ora sono possenti e pieni di foglie
e di nuove ghiande che, ricominciando il ciclo, daranno vita a nuove
querce, con nuove foglie, nuovi rami e saranno mangiare per
scoiattoli e capre, finiranno sotto gli zoccoli di un cavallo e rotti
sotto il peso di bambini o tagliati per bruciare in un caminetto.
Giacomino
e le sue ghiande ci ricordano che nella vita perseverare, insistere
nei propri intenti porta ad un qualche risultato. Così come
Giacomino tenta e ritenta nella sua attività di piantatore di
ghiande, altrettanto fa la ghianda, cercando di schivare zoccoli di
cavalli, bocche di capre fameliche e zampe di scoiattoli voraci con
lo scopo di portare a termine la sua missione di seme, ovvero
diventare albero!
Carla
Noterella
al margine. I disegni di Inés Vilpi sono coloratissimi.
Alcuni particolari sono veri e propri esercizi decorativi. Ai bambini
piaceranno i villaggi movimentati che sono lo sfondo di molte
tavole. Ma ai bambini piacerà moltissimo anche il testo che gioca
con loro attraverso le parole che si ripetono, quasi a volerli
'chiamare dentro', in un'eco che si ripete tra scritto e parlato.
Sarà
un caso o il nome Giacomino destina chi lo possiede ad avere la verve
del giardiniere e del piatatore di semi, di ghiande o di
fagioli...magici?
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