DOPO UNA LUNGA STORIA D'AMORE
GENITORI FELICI, Laëtitia Bourget, Émmanuelle Houdart
GENITORI FELICI, Laëtitia Bourget, Émmanuelle Houdart
Logos,
2012
ILLUSTRATI
PER MEDI (dai 7 anni)
"I
due innamorati esultarono, pensando che di lì a poco avrebbero
scoperto la gioia di essere genitori. Si prepararono al lieto evento
immaginando i meravigliosi momenti che avrebbero condiviso."
Vi
ricordate il principe e la principessa innamorati che nel bellissimo
L'aprentissage amoreux, tradotto in Italia da Motta junior
con il titolo Una lunga storia d'amore (2008) sfidavano anche
quei piccoli inconvenienti che con l'amore puro ed idealizzato hanno
poco a che fare? Vi ricorderete certo il dilemma di fronte all'ultimo
esemplare di gelato preferito (da entrambi), o al dubbio di non
essere poi un principe così charmant, russando la notte, o
una principessa sublime con tutti quei brufoli arrossati, o ancora la
difficoltà nel trovare un accordo sul nome di battesimo da dare al
loro futuro bambino.
Bene,
ora ci siamo. C'è da sperare che nel frattempo abbiano trovato un
nome che sia gradito ad entrambi, perchè ora il loro futuro bambino
è stato 'messo in cantiere'.
In
Genitori felici i due innamorati, principe e principessa, dopo
aver trascorso in una indissolubile unione le serate alla luce dorata
del crepuscolo tra suoni melodiosi, stanno per assaporare le gioie
dell'essere genitori. Ma sono del tutto ignari delle prove cui stanno
andando incontro. Dalle 'bizzarre voglie della principessa
abitata' alle rughe inaspettate del bebè appena nato. Poche ore
di sonno, pannolini puzzolenti, gelosie, incomprensioni, appetiti
improvvisi, domande difficili, divergenze d'opinione in fatto di
educazione sono sono le prime tappe del difficile mestiere di
genitore.
Io
personalmente molte di queste tappe le ricordo con grande lucidità e
l'ultima in ordine di tempo, la partenza della figlia per Bologna, la
rivedo qui.
Allo
stato attuale penso di poter condividere anche la risposta che la
Bourget dà alla domanda delle domande: ma come avranno fatto a
restare vicini malgrado tutte queste prove?
È uno
di quei libri che si possono far leggere ai piccoli, in mezzo alla
loro carriera di figli, ma anche e ai figli ormai già grandi, ma
anche e soprattutto ai nostri compagni o compagne con i quali
condividiamo il mestiere di genitore.
Tanto
il testo di Laëtitia Bourget, quanto i disegni di Émmanuelle Houdart
sono catalizzanti. Entrambe hanno infatti la rara capacità di
condensare con estrema raffinatezza l'essenza di molte verità. È
davvero molto quello che si 'coagula' in un testo poco più che
scarno e in un disegno ricchissimo. La Houdart in Italia si è fatta
conoscere al grande pubblico soprattutto nel suo gigantesco (in molti
sensi) I Mostri ammalati (Il
castoro, 2005). Non conosco bambino o ragazzino che, nel
vederlo sullo scaffale di una libreria o di una biblioteca, non ne
sia stato attirato e quindi 'catturato' nei mille canali, arterie
pulsanti, in cui le grandi figure si animano. Già allora, ma anche
oggi, il tratto inconfondibile, la cifra stilistica
dell'illustratrice svizzera sta nella cura delle scelte cromatiche
(spesso c'è una dominante di colore che cambia di tavola in tavola),
nella resa di molti particolari come le texture, le suppellettili,
gli arredi, nella sensualità delle figure. Il suo strabordante
immaginario è capace di spaziare dalle tavole di anatomia alla
mitologia classica, dallo stereotipo culturale all'impercettibile
particolare dell'abbigliamento. Quest'ultimo aspetto, che forse non
consapevolmente quanto un adulto, colpisce anche i più piccoli che a
guardare i personaggi delle sue tavole si incantano, e nel contempo,
possono conoscere e assaporare il 'bello', è l'elemento più
eclatante, ma non è l'unico. Raffinatissimi rimandi, molteplici
allusioni, simbolismi catturano di continuo l'attenzione degli adulti che hanno
la fortuna di sfogliare questi libri accanto a un bambino.
All'ombra
di un albero di succose ciliegie e di biberon, la principessa allatta
il suo secondogenito e tiene un enorme portauovo sulle ginocchia
mentre il principe offre su un vassoio una pietanza con contorno di
piselli alla figlia più grande. A voi perdervi nella ricerca dei
dettagli e degli echi tra un'immagine e l'altra.
Carla
Nessun commento:
Posta un commento