PETER PAN AL FEMMINILE
Seita
Parkkola è una scrittrice finlandese di cui è uscito il secondo
romanzo, pubblicato in Italia dalle Edizioni San Paolo: Le vetrine
del Paradiso. In comune col precedente romanzo, L'ultima
possibilità, c'è un
personaggio molto interessante, India, e le cupe atmosfere di un
opprimente Altrove. Queste atmosfere si riallacciano con chiarezza a
quelle della fantascienza 'sociologica', quella cioè che immagina e
descrive gli orrori possibili del nostro modo di vita, portato alle
estreme conseguenze. Le città alveare, i disastri ambientali, il
controllo sugli individui operato da un potere invisibile, l'assenza
di libertà. Fra i due romanzi, il secondo raccoglie questa eredità
con maggiore originalità, immaginando una città dai confini
indefiniti e sostanzialmente divisa in due: il Grande Magazzino,
cuore della vita sociale, di cui detta i ritmi e i riti, e,
dall'altra parte, gli edifici abbandonati, le rive di un fiume
traboccante rifiuti. Fra questi due mondi si muove la protagonista,
Brina, e il suo amico Kodak, a metà strada fra il mondo di facciata
del Grande Magazzino e il mondo degli invisibili, i reietti, fra i
quali agisce una banda di ragazzini, rigorosamente tredicenni. Brina
e Kodak entreranno in contatto con questa banda per aiutare il figlio
della direttrice del Grande Magazzino a fuggire da quella immensa
trappola dorata. Qui davvero ci guardiamo allo specchio e, se
sostituiamo un Centro Commerciale qualsiasi al Grande Magazzino del
romanzo, il gioco è fatto. Vetrine costruite per creare bisogni e
illusioni, promozioni, pubblicità che mobilitano gli animi più di
qualsiasi ideale. Mentre intorno la povertà cresce, lo racconta il
romanzo, e a scuola si riciclano libri vecchi, perché non ci sono
soldi per comprarne di nuovi. Sullo sfondo di questo scenario si
gioca la guerra fra il bene e il male, nella complicata età di
passaggio fra infanzia e adolescenza.
Brina
è proprio questo, una ragazza troppo alta, troppo impacciata, troppo
impaurita dalla banda di bulli, guidata dalla sua ex amica del cuore.
Questa battaglia senza quartiere è condotta da Brina e Kodak
insieme alla banda di ragazzini guidati da India, l'altro trait
d'union con il romanzo precedente: questa Peter Pan coraggiosa e
senza macchia, ferma il tempo nei tredici anni, e l'Isola
che non c'è è nel sottosuolo,
nei cunicoli che attraversano la città, dove la banda si muove non
vista. Straccioni invisibili, e anche qui come non guardarsi allo
specchio!, abilissimi a sfruttare le crepe del sistema.
Lo
stesso personaggio di India compare anche nel romanzo precedente,
L'Ultima possibilità,
con atmosfere ancora più cupe, immaginando l'azione all'interno di
una scuola di recupero (l'ultima possibilità, appunto) per ragazzi
difficili, ovvero non allineati. Lì un'insegnante a dir poco
perversa sperimenta metodi fantascientifici per rendere docili e
obbedienti i ragazzi indisciplinati; il protagonista Borea, inserito
nella scuola degli orrori dagli ingenui genitori, è lì solo perché
ama lo skate ed è abbastanza refrattario alle regole. E, ancora una
volta, per sconfiggere il male camuffato da persone 'perbene', sarà
indispensabile l'aiuto dei ragazzini che da quella scuola sono già
riusciti a fuggire, guidati appunto da India, che si appunta fra i
capelli ossicini di pollo e lecca lecca.
Entrambi
i romanzi, più riuscito il secondo, hanno il pregio di fissare lo
sguardo su quell'infelice età di mezzo che non è infanzia e non è
ancora adolescenza; racconta il faticoso divincolarsi dei ragazzini
dall'abbraccio soffocante dei riti familiari legati all'infanzia; di
questo passaggio l'autrice racconta la solitudine, l'incertezza, la
paura di fare tutto troppo in fretta; nello stesso tempo descrive
bene l'insopprimibile e confuso desiderio di libertà. Direi troppo
pessimistica l'immagine di un mondo adulto che, quando non è ostile,
è soggiogato al conformismo e lontano dal mondo dei ragazzi.
Alla
fine de Le vetrine del Paradiso,
Brina comunque, a differenza di India, tornerà a casa, più forte e
più consapevole di sé e dei propri sentimenti. Perché se almeno
qualcuno di questi ragazzi non crescerà, chi manderà avanti il
mondo?
Come
si può capire, sono letture per lettori grandi, da dodici anni in su
e non solo per la possibilità di identificarsi nei personaggi, ma
anche perché le tematiche sono forti, le atmosfere da fantascienza
post apocalittica, lo stile, per altro coinvolgente con la narrazione
in prima persona, è spigoloso e duro quanto lo richiede la
situazione descritta.
Eleonora
“L'ultima
possibilità”, Parkkola S., Edizioni San Paolo 2011
“Le
vetrine del Paradiso”, Parkkola S., Edizioni San Paolo 2012
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