MOSSY
TROTTER, Elizabeth
Taylor
Biancoenero
edizioni, 2011
NARRATIVA
PER MEDI (dai 7 anni in su)
"All'inizio
dell'estate stavano asfaltando la stradina che portava in paese. Il
meraviglioso odore del catrame e soprattutto la sua calda consistenza
melmosa esercitavano su Mossy e Selwyn una specie di incantesimo.
Dopo la prima sgridata per aver giocato a lasciare impronte nel
catrame, sporcandosi tutti i vestiti, Selwyn fu abbastanza saggio da
lasciar perdere; Mossy invece proprio non ci riusciva."
Così
Mossy, attratto dal catrame, si gioca una delle due cose a cui tiene
di più: la sua festa di compleanno.
Ma
Mossy è un ragazzino che sa trarsi di impaccio e soprattutto sa fare
sempre buon viso a cattivo gioco. Così, di punto in bianco le feste
di compleanno diventano ai suoi occhi "roba da ragazze".
Ma
già all'orizzonte si delinea un altro guaio: Miss Silkin, la
giovane amica di sua madre, lo ha prescelto per fargli da paggetto al
suo prossimo matrimonio.
Impossibile
per lui immaginarsi vestito come un damerino a tenere lo strascico
accanto a una sconosciuta nipotina della suddetta miss.
Ma
come al solito Mossy riuscirà a cavarsela egregiamente, perché
quella bambina non è tutta fiocchi e trine, come la sua noiosissima
zia, ma al contrario un vero talento nell'arrampicarsi sugli alberi.
Con lei condivide una madre severa che le fa addirittura mettere una
moneta su ogni macchia prodotta, tutte le volte che le cade una
goccia di tè o di latte sulla tovaglia: più grande è la macchia
più numerose saranno le monete che la piccola Alison dovrà mettere
a copertura e che serviranno per pagare la lavanderia...
Le
divertenti avventure di questo ragazzino di otto anni, un curioso
miscuglio tra Tom Sawyer e Giannino Stoppani, con anche qualcosa
dell'Emil della Lindgren, sono una lettura davvero gradevole. Mossy
ha, come Emil, una sorellina più piccola, Emma, un po' grillo
parlante, un po' vipera affettuosa, e gli sta arrivando un terzo
fratello. Ha un babbo accondiscendente che sorride spesso sotto i
baffi alle sue monellerie; una mamma che è addetta a fare il c.d.
lavoro sporco, ovvero sgridarlo e punirlo, ma che sa anche essere
amorevole al momento opportuno; un nonno assai divertente e piuttosto
connivente. E poi c'è Selwyn, il suo amico del cuore, con il quale
condivide gioie e dolori della allegra vita di un ragazzino nella
campagna inglese.
Questo
romanzo è l'unico che la Taylor abbia scritto per ragazzi ed è una
vera delizia leggerlo. Contribuisce alla piacevolezza, la freschezza
dei racconti, l'autenticità dei personaggi, il contesto
rasserenante, i divertenti disegni di Eleonora Marton, giovane
illiustratrice di stanza a Venezia, che sembrano essere, talvolta,
usciti dalla matita dello stesso Mossy e non ultimo, la veste grafica
che l'editore Biancoenero cura sempre, affinché il libro possa
rispondere ai criteri dell'alta leggibilità.
Carla
Noterella
al margine: a proposito della Marton segnalo il suo sito per poter
godere della sua passione per il ricamo e per i repertori. Mi pare
che sia una sua 'cifra' quella di disegnare (e/o ricamare), in una
prospettiva quasi del tutto assente, grandi repertori di oggetti (già
la copertina di Mossy, va in quella direzione) o di parole che -sulla
carta o sulla stoffa- danno grande gusto nel guardarli e devono aver
dato grande gusto a lei nel realizzarli.
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