mercoledì 17 ottobre 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

SOGNI DI BAMBINE, Nicoletta Ceccoli, Beatrice Masini
Rizzoli, 2012

ILLUSTRATI PER GRANDI (dai 10 anni)


"C'era una volta una bambina che si chiamava Lia e non sopportava di vedere gli animali prigionieri. Se fosse stato per lei, il mondo sarebbe stato un posto meraviglioso, senza gabbie, stie, reti, pollai, porcili, stalle, canili e tutto il resto, un posto dove gli animali potessero vivere fianco a fianco degli esseri umani senza alcun problema, in totale libertà."

Nel 2010 usciva per l'etichetta Venusdea un prodigioso albo di Nicoletta Ceccoli dal titolo Beautiful nightmares. Due anni di lavoro, centrotrentasei tavole in cui sono protagoniste altrettante fanciulle meravigliose uscite ciascuna da un sogno diverso.


Il sapore onirico che ha sempre distinto la poetica della Ceccoli, qui trova la sua massima espressione e non alludo solo alla quantità di illustrazioni, ma alla loro maturità. L'occhio spazia su soggetti che sono costruiti di stupore, di allusione che diventa illusione. Ogni tavola, come se fosse avvolta in una nebbiolina che lentamente si dissolve, porta in sé un particolare che sposta l'occhio dalla realtà riconoscibile alla sfera dell'irrealtà, dell'impossibile. Questa altalena tra vero e sogno culla e cattura il lettore, conducendolo verso una dimensione percettiva parallela.
Centotrentasei pagine silenziose, ma ricchissime di suggestioni, hanno trovato nel marzo di quest'anno un editore italiano coraggioso, Logos Edizioni (nella prestigiosa collana umor vitreo), sempre molto attento a diffondere l'illustrazione di qualità.


Successivamente, una seppur esigua parte di queste fanciulle, dodici per la precisione, sono diventate protagoniste di altrettante storie, scritte su di loro da Beatrice Masini. E questo è Sogni di bambine.


Con un intento che va verso una sorta di dissolvimento dell'inquietudine che necessariamente il sogno porta in sé, dagli incubi meravigliosi si è progressivamente giunti a più innocui sogni di bambine.
Laddove le immagini lasciavano spazio infinito all'immaginazione del lettore, qui le narrazioni di Beatrice Masini hanno il compito di suggerire un unico percorso interpretativo.


Così quelle creature eteree e misteriose, apparentemente fragili, diventano bambine con una vita reale. Spesso vittime della solitudine, così come capita a Isolde rinchiusa nel suo labirinto che aspetta un cavaliere anche stupido che la venga a togliere da là.
La piccola Tilde, che come il ben più noto protagonista del romanzo di Dahl Le streghe (Salani, 1987), si trova da un minuto all'altro trasformata in topo, o Melissa, la bambina ape, allevata in un alveare e vittima dell'invidia delle pungenti 'sorelle', o Selina la bambina che amava i tessuti leopardati a tal punto che la sua stessa pelle un giorno cominciò a macularsi, tutte loro sono protagoniste in azione in questo mondo parallelo. 


Solo in apparenza delicate e fragili, alcune di loro si rivelano fanciulle volitive che hanno il coraggio di scegliere la libertà, di seguire la loro vocazione. Altre invece, più indietro nel loro percorso di maturazione, sono ancora lì che si struggono nel cercare risposte alle grandi domande della vita.

Carla


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