ALBA E BELLA AMICHE PER LA PELLE, Dafna
ben Zvi, Ofra Amit
Arka, 2012
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"La sveglia, puntuale a
meraviglia, ogni mattina suona alle sette. Con un balzo Alba si alza,
si stiracchia, scodinzola, sbadiglia e in un attimo rifà il
suo letto.
E Bella? Lei di alzarsi proprio non
se la sente. Fare stretching non è divertente. E che noia lavarsi,
ordinare la casa e persino giocare! Meglio il dolce farniente. Solo
per mangiare a volte mette un piede giù dal letto.
A volte..."
Se adesso vi dicessi che le
protagoniste di questa storia sono un cane e un gatto, credo che non
avreste dubbi su chi sia Bella, regina di pigrizia e Alba, campione
di efficienza.
Nonostante la loro visione del mondo
così diversa, le due sono grandi amiche.
Alba, un nome un destino, si sveglia
presto, rassetta la casa, prepara torte, pulisce, lava e va a caccia
di pulci nascoste, gioca, legge e ascolta un po' di musica e aspetta
che Bella si alzi. Dall'altra Bella, altro nome altro destino, sta
invece tutto il giorno comodamente sdraiata sul suo canapè pieno di
cuscini. Di alzarsi non se la sente.
La noia in quella giornata uggiosa
spinge Alba a fare un bel giro nel bosco in cerca di funghi da
cucinare per la sua pigra amica. E Bella che fa nel frattempo? No,
lei di alzarsi ancora non se la sente.
Un violento temporale coglie
impreparata la povera Alba che trova rifugio nel tronco cavo di un
albero. Lampi e tuoni la fanno tremare. Con tutto il fiato che ha
prova a chiamare. Ma nessuno la sente. E Bella? Continua a dormire,
ovviamente!
Sarà la fame e tutto quell'insolito
silenzio intorno a stanarla dal suo morbido giaciglio.
Ed eccola finalmente in azione per
cercare la sua amica per la pelle. E tra lampi e tuoni, sotto una
pioggia battente chiama Alba disperatamente. È nel bisogno che si
vedono i veri amici.
Il lieto fine è in agguato!
Una cagnotta rosso acceso, con due
belle orecchie lunghe da segugio, tenute come due vezzose
treccioline, accanto a una gattona a righe, tanto pigra da aver la
forma a pera: così Ofra Amit le ha immaginate, le due amiche per la
pelle.
Divertente storiellina illustrata per
la collana delle Perle di Arka. Formato quadrato, insolito per questa
casa editrice, la carta lucida delle pagine interne è invece una
consuetudine.
Ma per chi come me ha amato le
bellissime tavole di Ofra Amit per il libro Bruno. Il bambino che
imparò a volare, edito da orecchio acerbo (2012) e per chi ha
avuto la fortuna di vedere gli originali in mostra a Roma lo scorso
anno, questa pagina così lucida che 'appiattisce' il colore
costituisce un piccolo dolore. Le tonalità calde, le sfumature che
di solito in Ofra Amit creano volumi si 'schiacciano' in una resa
bidimensionale che non le fa onore.
Pubblicata per la prima volta in
Israele nel 2009, la storia raccontata da Dafna ben Zvi è molto
divertente e porta con leggerezza l'attenzione del lettore sulla
capacità di volersi bene anche se così differenti; sulla generosità
di rispettare nell'altro attitudini diverse dalle nostre; ma anche
sulla capacità di saper capire quando assecondare se stessi comporta
il rischio di perdere 'qualcosa', in questo caso la propria migliore
amica.
Bella è anche la sua musicalità
interna del testo, che stupisce il lettore.
Sebbene non sia una storia tutta in
versi, tuttavia ogni tanto, in maniera disordinata, torna la rima
quando meno te lo aspetti.
Ed è una gioia.
Carla
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