UMANI
TROPPO UMANI
Di Anthony Browne Carla ha
già ampiamente parlato nel post dedicato a King Kong. Qui invece
parliamo di un altro suo libro, uscito nel 2011 e pubblicato
recentemente da Kalandraka: Un gorilla. Un libro per contare.
Eh, sì, si tratta di un ‘semplice’ libro per contare: un
gorilla, due oranghi, tre scimpanzé…ma che sguardi, che umanità
negli atteggiamenti, nelle espressioni! L’autore, evidentemente,
sente, e descrive con stupefacente efficacia, la vicinanza fra noi
‘umani’ e i nostri cugini, da cui ci divide un’anticchia di
dna.
Che dire delle espressioni
complici dei mandrilli, o dei macachi che immaginiamo immersi nelle
calde acque termali del Giappone. Il libro termina con un
autoritratto e la dicitura: Tutti primati, tutti una famiglia,
tutti la mia famiglia. Tutti la nostra famiglia, di cui siamo gli
esponenti con le maggiori capacità creative e distruttive.
Direte: troppo? Sull'auto
consapevolezza dei primati si dibatte da decenni, sulle capacità
inventive ormai ci sono prove inconfutabili; pensate che è stata
dimostrata sperimentalmente la capacità dei cani di leggere le
espressioni umane, figuriamoci quanto di inespresso o incompreso può
esserci nella testa di un primate.
Ma se anche questo non vi
turba, l’illustrato di Browne è una straordinaria prova di
bravura, che in più instilla qualche salutare dubbio, non sul
sistema decimale, ma sull’unicità dell’essere umano.
Eleonora
“Un gorilla. Un libro
per contare”, A. Browne, Kalandraka 2012
Nessun commento:
Posta un commento