PER AFFETTO E PER SIMMETRIA
Era esattamente un anno fa quando scrivevo da questo computer, da questo tavolo, da questa casa, da questo angolo sperduto della Liguria una mail per me importante a Fausta Orecchio, il direttore editoriale di orecchio acerbo.
Così il mio 2012 iniziava pensando intensamente ai libri di quella casa editrice. Mi è parso giusto che, per simmetria se non altro, l'anno vecchio si chiudesse e il nuovo si aprisse con un libro loro.
Di alcuni tra i titoli più recenti avrebbe senso parlare ora, in questa riflessione-bilancio dell'anno appena passato.
Penso
a Salto, il breve racconto di Tolstoj, che
meglio di altri ha rappresentato il mio stato d'animo di fronte al
grande vuoto, alla grande incognita che avevo davanti, al principio
del 2012.
A che pensi? è
stato, invece, il titolo che meglio racconta il mio percorso
per imparare un nuovo mestiere.
Di entrambi però ho già detto a tempo
debito.
A ben vedere è Apri la scatola!
il libro perfetto per capodanno: un libro fatto tutto di belle
sorprese, affetto e un poco di follia. Tre cose che mi auguro segnino
il nostro anno a venire.
Orecchio acerbo 2012
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)
In quella minuscola scatola gialla c'è un minuscolo cane rosso, dal
nome indimenticabile. Pipìui. Non sa fare nulla di nulla, non sa
fare le capriole e neanche dare la zampa, ma tutti lo amano lo
stesso. Tutta la gente del circo, l'acrobata, l'equilibrista, la
donna cannone e l'uomo più magro del mondo, ma anche gli elefanti o
la capra che sfida il fuoco, sono pazzi di lui.
Quando però il mini mini Pipìui inaspettatamente comincia a crescere fino a diventare un cane normale, per lui non c'è più posto sotto il grande tendone rosso del circo, dove tutti sono un po' speciali. Deve andarsene. Ma se per caso il cane Pipìui avesse deciso di stupirci di nuovo? Infatti eccolo lì che ricomincia a crescere, crescere e ancora crescere, fino a diventare di nuovo un po' speciale. Un cane enorme, che tutti chiamano ancora caro piccolo Pipìui, adesso si nasconde, prima di ogni spettacolo, in un grandissimo scatolone da cui al momento giusto spunta fuori, ed è felice, tanto felice!
E noi con lui. Siamo felici di averlo incontrato in questo bel libro e non possiamo fare a meno di volergli bene. Adorabile perché così piccolo, adorabile perché non sa fare nulla, adorabile anche da grande, perché non possiamo certo dimenticarci di quando era piccolo...
Dorothy Kunhardt,in questo classico che sta per compiere ottant'anni,
assolutamente perfetto per essere letto ad alta voce, racconta la storia di un piccolo che diventa grande, e lo fa con
grande modernità attraverso un linguaggio fatto di parole semplici e
continui giochi linguistici, che tanto ricordano quelli inconsapevoli
dei bambini, fatti di ripetizioni, accrescitivi, diminutivi e
attraverso un disegno di una matita dalla punta grossa che arrotonda,
addolcisce e sintetizza ogni profilo con solo due colori dominanti:
il tanto rosso e il tanto giallo.
Questa è una storia che parla ai bambini come parlano i bambini e
racconta loro la storia di un meraviglioso circo e la storia di un
cagnetto minuscolo e poi enorme. La adoreranno.
Ma questa è anche una storia che parla agli adulti.
Sotto metafora mi pare leggibile il percorso di crescita di un
bambino.
Sotto metafora ci dice anche che chi è grande, un genitore
per esempio, deve saper amare comunque chi è piccolo, un figlio per
esempio.
Ci dice anche che sotto il grande tendone del circo, un luogo
metaforico per eccellenza, ognuno può essere unico e speciale e ha
diritto a un suo posto sulla pista illuminata.
Che il 2013 vi porti belle sorprese, minuscole ed enormi.
Che il 2013 vi offra l'opportunità di voler bene senza chiedere nulla in cambio.
Che il 2013 vi offra l'opportunità di voler bene senza chiedere nulla in cambio.
Che il 2013 vi permetta di essere 'speciale' per tutti o per
qualcuno.
E così sia.
Carla
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