Rizzoli
non produce moltissimi libri illustrati, ma, sarà per l’imminenza
della Fiera di Bologna, in questo freddo finale d’inverno, ne
propone diversi: uno,
Orani,
è stato già raccontato da Carla (vedi qui); degli altri due che ho
selezionato vi parlerò brevemente ora. Mi è sembrato interessante,
in particolare, Il
favoloso viaggio di Ibn Battuta,
d Fatima Sharafeddine e Intilaq Mohammad Ali, pubblicato, in origine,
negli Emirati Arabi. Questo rappresenta certamente un punto
d’interesse, perché dell’editoria araba si è tradotto poco e
molto episodicamente, mentre gli editori per esempio libanesi hanno
ricevuto spesso attenzione anche alla Fiera bolognese. Poi, la storia
che racconta, un grande viaggiatore arabo che, nel XIV secolo ha
girato Medio Oriente, una parte dell’Africa spingendosi fino in
India e Cina; viaggiatore di mare e non di terra come Marco Polo, ha
scritto le sue memorie in un’opera che descrive minuziosamente i
viaggi e gli incontri con popoli lontani. Il testo, ovviamente di una
mole notevole, è stato tradotto in Italia dall’Einaudi.
Ovviamente, in questo illustrato si propone un’idea di massima
delle mirabolanti avventure di Ibn Battuta, disegnando la mappa dei
suoi spostamenti dalla Mecca a Bassora, Baghdad, le Maldive, e poi
Mogadiscio, la Turchia e l’Asia centrale; è presumibile che i
bambini che sfoglieranno questo libro, dagli otto anni in poi, non
conosceranno parecchi di questi luoghi; ma proprio questo ingresso in
un mondo anche fantastico riesce ad aprire degli orizzonti
inconsueti, a comunicare l’idea che il viaggio è anche una
condizione esistenziale, è desiderio di conoscenza, senza
pregiudizi; l’altro aspetto è proprio quello di far conoscere un
pezzettino della cultura araba, di cui si sa poco.
Nell’altro
illustrato, Il
Salice Piangente che sorrideva,
di David Foenkinos e Soledad Bravi, a bussare alla porta non è
proprio tutto il mondo, ma la realtà che viviamo oggi. L’incipit
sembra molto figlio dei tempi che viviamo, con un papà che perde il
lavoro e deve trasferirsi con tutta la famiglia per trovare una
sistemazione più economica; la piccola protagonista Shai Lin,
ovviamente non vuole lasciare la sua casa, i suoi amici; pone quindi
una condizione al trasferimento di tutta la famiglia in campagna: che
nel giardino della nuova casa ci sia un salice piangente, il suo
albero preferito. Così sarà fatto ma quel salice lì purtroppo è
contento, è felice della sua vita. Dopo il primo sconcerto, la
bambina si affeziona all’albero strano e ne impedisce il taglio
insieme ai suoi amici. Anche in questo caso la lettura è adatta dai
sette anni in poi.
Dunque,
nel meraviglioso mondo della fantasia, anche nelle storie per più
piccoli entra di prepotenza la vita reale, con tutte le sue
difficoltà, sperando che raccontare storie aiuti a comprendere
quello che succede intorno.
Eleonora
“Il
favoloso viaggio di Ibn Battuta”, F. Sharafeddine e I. Mohammad
Ali, Rizzoli 2013
“Il
salice piangente che rideva”, D. Foenkinos e S. Bravi, Rizzoli 2013
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