venerdì 22 febbraio 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

UN POSTO IN PARADISO

NON ENTRATE NEL SACCO!, Nicolas Hubesch, Gnimdéwa Atakpama
Babalibri, 2013


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Un giorno di ritorno da una scampagnata, una capra scoprì una valle verdeggiante. 'Il Paradiso esiste e io l'ho trovato!' esultò. 'Da domani comincerò a costruire qui una casa dove trascorrere i miei ultimi giorni'. Quella sera un leone s'innamorò dello stesso posto e anche lui decise di costruirci una casa."

Neanche a dirlo. La capra è bianca, magrolina e gira in bicicletta e il leone, pieno di muscoli gira con il suo fuoristrada. Ecco due mondi a confronto. Mentre la capra di giorno procede con i lavori per il suo cottage per la vecchiaia, il leone all'imbrunire controlla i lavori, ormai deciso ad impossessarsi con la forza della casetta, una volta terminata. Zero fatica, anche se esecrabile sotto il profilo morale. Accade l'inevitabile. La capra arriva con le sue carabattole e trova il leone che le ha soffiato il posto in poltrona e l'intera casa intorno.
La risparmia, decidendo che da viva, gli sarà certo più utile: una capra domestica che cucini e faccia i lavori di casa al suo posto. Nessun accordo si può raggiungere sul menu: il leone che non è vegetariano, non tollera mais, broccoli e salsa di gombo, proprio ciò che la capra gli ha appena cucinato. L'incolumità della capra ora è a rischio sul serio.

 Sarà forse perché stanca di essere vessata dal tracotante leone, sarà perché teme di finire lei direttamente in pentola, la capra si organizza...sale, miele e sacco, un po' di faccia tosta e una buona idea per ritornare padrona del suo cottage.

Irresistibile storia di genio. Laddove si dimostra che alla forza bruta spesso è più efficace rispondere con l'acume. Un apologo che ha il sapore di una favola antica intessuta di saggezza dove una capra veste i panni della mitezza, della pazienza, dell'astuzia, del coraggio, e dall'altra il leone veste quelli dell'arroganza, della prevaricazione, dell'ottusità. Ma se già la storia è raffinata in ogni sua piega, le illustrazioni sono semplicemente geniali. A partire dal leone in copertina che pare essere lì a terrorizzare l'ingenuo lettore, ma, una volta letta la storia, quella stessa immagine assume un valore del tutto diametrale. Il ciuffo rockabilly, l'arredo di coltelli e armi di ogni genere appesi alle pareti oppure i trofei di caccia, raccontano un leone che ha molto di umano. 


Il villaggio dei leoni, la panoramica sul mercato, il leone con marsupio e occhialini da vista sono di nuovo lo specchio di un mondo che ci appartiene. Il cottage, la bicicletta, le masserizie della capra ci dicono molto di consuetudini tutte nostre. Per non parlare delle rispettive visioni della vita che ricordano da un lato l'arroganza di chi a questo mondo cerca facili traguardi e dall'altra la serenità d'animo di chi, raggiunta la pace interiore, è lontano da ogni affanno e vuole invecchiare serenamente coltivando il proprio orto.


In perfetto stile École de Loisirs-Babalibri anche Non entrate nel sacco!  -una fruttuosa collaborazione tra un giornalista scrittore di Lomé e un fumettista illustratore della periferia di Parigi- diventa titolo nella mia lista di libri imperdibili. La vena di tremore che attraversa l'intera vicenda, il patema che abbiamo per la sorte della debole capra, l'irritazione che genera il leone prepotente, la grande rivincita che si prende il finale, vera apoteosi del genio, tutto concorre a far sì che questo libro diventi da oggi un best seller delle mie pubbliche letture. Troppo crudele, troppo giusto per lasciarlo sullo scaffale...A me piacciono i libri fatti così.

Carla

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