venerdì 29 marzo 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

Quattro giorni convulsi di Fiera del libro per ragazzi a Bologna hanno rallentato l'uscita dei nostri post. Ve ne chiediamo scusa.
Entrambe eravamo impegnate a trottare in lungo e in largo per i corridoi della fiera, andando a cercare conferme e a ricercare novità per poi ragionarci sopra con voi lettori. Abbiamo scelto

IL MEGLIO FICO DEL BIGONCIO


Il fico più dolce, Chris Van Allsburg
Logos, 2013

ILLUSTRATI PER MEDI (dai 6 anni)

 "'Bisogna togliere questo dente', sentenziò con un sorriso. Quando ebbe finito, il dentista disse: 'Le darò delle pillole per calmare il dolore'. L'anziana donna era piena di gratitudine. 'Non ho denaro per pagarla, ma ho qualcosa di molto meglio'. Prese due fichi dalla tasca e li porse a Bibot. 'Fichi!?' esclamò lui furioso. 'Sono fichi molto speciali', sussurrò la donna. 'Possono fare avverare i sogni'."

Due fichi maturi, tondi, viola è quello che la vecchietta porge al dottore. Il dottor Bibot, dentista francese, uomo freddo, ordinato, rigido in ogni suo atto, scettico, li mette da parte e si guarda bene dal dare alla donna le pillole contro il dolore.
Niente denaro, nessuna cura.


Dopo la passeggiata al parco con il suo cagnetto Marcel -povero cane, mai libero di compiere gesti da cane- il dottor Bibot decide di mangiare come spuntino serale uno dei fichi della signora. Sapore dolce e delicato, forse il miglior fico mai mangiato fino ad allora. 
Un fico squisito, ma niente di più.
La mattina dopo, durante la passeggiata del mattino, però il dottore fa un'orrenda scoperta: lui, inappuntabile dentista, sta passeggiando per la città in mutande e canottiera e la Torre Eiffel è piegata su se stessa come fosse di morbida gomma.
Che cosa può essere accaduto? Semplice: si è puntualmente avverato il sogno fatto la notte precedente.
Per una mente fredda come quella di Bibot, una volta riguadagnate le sicure mura domestiche, la cosa principale da fare è non sprecare il secondo fico.

Calcolo, concentrazione applicazione e sangue freddo. Davanti a uno specchio per autoipnotizzarsi e il gioco è fatto. Sognare di essere l'uomo più ricco della terra è il suo obiettivo. Sogni di barche, di ville e aerei privati si susseguono nelle notti di Bibot. Fino ad arrivare alla notte giusta.
Ma cosa c'è di meglio che mangiare il fico squisito con dell'ottimo formaggio di accompagno?
Chiedetelo a Marcel: un fico, se squisito, ancorché fatato, è ottimo anche da solo!

Visto sui tavoli dello stand di Logos, mi è parso tra i migliori libri italiani visti in fiera.
L'Italia è alla scoperta di Van Allsburg che così poco ha pubblicato in Italia. Il bellissimo Le cronache di Harris Burdick (Il Castoro, 2012), in passato Polar Express (Salani, 2004). E poco altro.
Qui una storia dei primi anni Novanta, tutta sua e tutta viola. Un apologo sulla bramosia e sull'impossibilità di controllare il proprio destino fino in fondo.
Un libro che gioca come sempre per l'autore sulla sottile linea di confine tra realtà e sogno.
Il disegno 'iperrealista' di Van Allsburg perfetto in ogni particolare, cattura l'attenzione restituendo al lettore un'immagine della realtà e del sogno colti nell'immobilità di un istante. Curato in ogni dettaglio, dalla copertina, al colore dell'inchiostro, alla carta, il libro si presenta in primo luogo come un oggetto estetico, ma è anche un raffinato racconto che ha in sé molti dei temi cari a Van Allsburg: primi fra tutti mistero, ironia e cani, anche il mio...

Carla

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